Ganasha: "Mi manca Pistoia". Il musicista è a Milano

Lo storico chitarrista dei "Tarabaralla" deve rinunciare alle visite in città "Qui c’è ancora troppa gente che usa metropolitana e mezzi pubblici"

Marco "Ganasha" Frosini e Francesca Becchelli

Marco "Ganasha" Frosini e Francesca Becchelli

Monsummano  Terme (Pistoia), 23 marzo 2020 - "Stiamo bene, ma mi manca Pistoia". Non hanno lasciato Milano Francesca Becchelli e Marco Frosini, meglio conosciuto in città come Ganasha, storico chitarrista dei Tarabaralla. La coppia vive a Milano da tempo ormai ma, al momento della fuga verso le proprie regioni, loro hanno deciso di restare. Francesca ha un lavoro che ama e Marco, che invece ogni mese tornava a Pistoia per una settimana circa, ama lei e con lei resta. "La situazione qui non è molto diversa dalla Toscana - raccontano – le restrizioni sono un po’ per tutti. Ma c’è ancora troppa gente in giro e i mezzi pubblici ancora funzionano regolarmente".

La vita scorre più o meno in una normalità compressa a Milano. "Io sto andando ancora a lavorare – racconta Francesca – in ufficio ma uso la macchina, per sicurezza e perché tanto non c’è più traffico sulle strade. Le colleghe usano ancora i mezzi pubblici, che non sono più affollati come 10 giorni fa". Ma a Marco manca la Toscana. "Francesca è molto che non scende a Pistoia – racconta – io sono tornato l’ultima volta a fine gennaio. Avevo una visita medica prenotata per la fine di marzo a Pistoia ma l’ho annullata. Non conosciamo personalmente nessuno di quelli che sono scappati dalla Lombardia la sera prima dell’uscita ufficiale del decreto. Ma quando sono fuggiti tutti – racconta con un po’ d’ironia – io francamente speravo che non tornassero. Comprendiamo la paura che prende e il bisogno di voler tornare a casa, ma va detto che qui in Lombardia il sistema sanitario funziona mentre se torni a casa, rischi di contagiare tutti, prima di tutto i tuoi cari, i tuoi anziani. La vita è difficile qui, si sta chiusi e si esce su un balconcino, ma bisogna essere responsabili, perché penso che sarà ancora lunga da passare". Una scelta soprattutto di responsabilità e per restare insieme, quella di Ganasha e Francesca. "Di Pistoia mi manca tutto – ha detto Marco – gli amici, le abitudini, uscire, la Sala, i nostri ristorantini, anche se tutto questo so che anche lì sarebbe congelato. Mi mancano perfino gli impasti per i crostini neri, che qui non si trovano e i nostri prodotti tipici. Qui abbiamo visto arrivare l’esercito. L’impatto è stato forte. Adesso dicono che faranno i controlli sulle auto non più a campione, ma auto per auto, ci metteranno in coda e ci controlleranno. Se mai usciremo da questa situazione, la prima cosa che faremo sarà andare a mangiare fuori. Una volta a Genova, luogo a cui sono legato dall’infanzia, e poi a Pistoia".