Furto di scarpe dal negozio Barghini. "Così non si lavora"

Venerdì sera un ragazzo ha portato via scarpe da 200 euro dalla vetrina ed è scappato a piedi

Cinzia Meli del negozio Barghini

Cinzia Meli del negozio Barghini

Pistoia, 14 gennaio 2018 - Ennesimo furto a Pistoia, questa volta proprio tra le vie del centro, agevolato dalla frenesia dei saldi. È successo venerdì, verso le 19: dal negozio Barghini di via Cavour è stato portato via un paio di scarpe di marca esposto in vetrina. L’affluenza di persone davanti alle vetrine e tra gli scaffali di vestiti, tipica del periodo degli sconti e tanto attesa dai negozianti, ha finito per agevolare il furto, che i commessi del Barghini non sono riusciti a evitare pur avendo visto strani movimenti.

A raccontarci l’accaduto è Cinzia Meli, che in quel momento era a lavoro nel negozio e ha notato subito l’atteggiamento sospetto del ladro. «Questo ragazzo straniero è entrato guardandosi intorno con fare circospetto – racconta la commerciante –, sembrava nervoso e aveva un comportamento strano, ha attirato subito la nostra attenzione. Io ho iniziato a tenerlo d’occhio, per quanto possibile, ma dopo un po’ sono dovuta uscire dal negozio per prendere una cosa nella macchina, che era parcheggiata qui accanto. Purtroppo un grosso furgone sostava proprio davanti al negozio in quel momento e mi copriva la visuale della vetrina, così ho perso di vista l’uomo sospetto per qualche momento».

Il tempo di fare due passi e il reato era già stato commesso: «Ho visto il ragazzo uscire dal negozio, tenendosi stretto un borsone e guardandosi le spalle – continua a raccontare Cinzia Meli – dopo qualche metro ha iniziato a correre ed è scappato via tra la folla. Ho capito cosa era successo ma non l’ho inseguito perché ho avuto paura che potesse aggredirmi: da sola potevo fare ben poco contro quell’uomo. Sono tornata subito dentro e ho visto cosa aveva portato via: delle scarpe di marca, che costano 200 euro ed erano esposte in vetrina non distanti dalla porta».

I commercianti del centro non si sentono sicuri e non ne possono più dei furti: non è la prima volta che il Barghini, come molti altri, viene derubato. In questo caso, però, è stato deciso di non denunciare l’accaduto. Cinzia Meli motiva così questa scelta: «Abbiamo bisogno di lavorare, tenere chiuso il negozio per fare la denuncia finirebbe per costarci ancora di più del furto o comunque per peggiorare il danno che abbiamo già subito. Continuiamo a fare il nostro lavoro, sperando che i ricavi dei saldi ci ripaghino della perdita, ma lo facciamo con gli occhi bene aperti, guardandoci le spalle».