Furti di occhiali di lusso, via al processo

La banda di sessantenni di Ostia portò a termine otto colpi per un mezzo milione di euro seminando il panico tra i rappresentanti

Le indagini furono svolte dalla polizia stradale di Pistoia e di Montecatini (Castellani)

Le indagini furono svolte dalla polizia stradale di Pistoia e di Montecatini (Castellani)

Pistoia, 23 gennaio 2020 - E’ cominciato ieri mattina davanti al giudice Alessandra Aiello il processo a uno dei tre componenti della banda di Ostia che si era specializzata nei furti ai rappresentanti di occhiali di lusso ed era diventata il loro terrore, tanto che avevano cominciato ad andare a lavorare in due a bordo della stessa auto. Prime testimonianze degli inquirenti ieri in aula che hanno risposto alle domande del pubblico ministero Giuseppe Grieco che aveva diretto le indagini, portate a termine dalla polizia stradale, sezione di polizia giudiziaria di Pistoia, con i colleghi di Montecatini.

L’indagine aveva preso le mosse da Pistoia perchè da noi era stata presentata la prima denuncia di furto. Il trio era composto da Gerardo Izzo, di 56 anni, e Mario Bello di 62 anni (che hanno già definito la loro posizione scegliendo il processo abbreviato), mentre il terzo componente del gruppo Massimiliano Moretti, ha deciso di affrontare il processo ordinario, difeso dagli avvocati Giuseppina Tenda e Roberto Afeltra del foro di Roma. Il valore degli oggetti rubati fu stimato per un valore di circa mezzo milione di euro. I tre, secondo l’accusa, riuscivano a individuare i rappresentanti e poi ne studiavano le abitudini (in un caso dormirono in auto sotto l’abitazione di una delle vittime).

Li seguivano e poi approfittavano di un momento in cui la loro auto rimaneva incustodita (come il tempo di un caffè, per esempio) e rapidamente, mentre uno faceva il palo, gli altri due forzavano lo sportello e si impossessavano della valigia contenente tutto il campionario di occhiali extralusso. Otto gli episodi ricostruiti dalla Stradale. Erano stati abili a organizzarsi: utilizzando sempre auto noleggiate (il pedinamento della vittima predestinata spesso avveniva con tre auto diverse) e telefoni cellulari intestati a prestanome stranieri. Le indagini furono minuziose. Il primo furto avvenne nel 2018, a Firenze, in piazza Dalmazia.

Qui il trio riuscì a rubare mille paia di occhiali del valore di oltre 50mila euro. Stessa sorte a Pescia per un rappresentante di preziosi a cui svuotarono l’auto di 100mila euro in monili d’argento. Altri furti furono messi a segno a Grosseto, Altopascio, Camaiore, Cecina e Rocca San Giovanni, in provincia di Chieti. Nell’ottobre 2018 un rappresentante di preziosi si era accorto di tre auto che lo stavano pedinando e aveva segnalato il fatto al 113 di Latina. Quel giorno una delle auto fu fermata dopo un inseguimento e fu la svolta. lucia agati