L'ultimo saluto a Matilde (Acerboni/FotoCastellani)
Pistoia, 27 aprile 2020 - Bianco e rosso. Sono i colori dell'abbraccio fortissimo e silenzioso col quale gli abitanti di Casalguidi e Cantagrillo si sono stretti intorno a Matilde, a suo padre Bernardo, mamma Silvia e al fratello Giovanni. Il bianco della sua purezza e il rosso dell’amore, il suo colore preferito. Tantissime le persone con il viso celato dalla mascherina sotto gli occhi carichi di lacrime e di tristezza. Ferme, immobili, in attesa di salutare la giovane ragazza. E quando il silenzio si è fatto più forte, è stato interrotto da un applauso senza fine, che ha accolto il carro funebre a Cantagrillo, per accompagnare Matilde nel suo ultimo viaggio per le vie dei paesi. Lenzuola bianche, palloncini, frasi, cuori, drappi rossi hanno guidato il suo percorso. Chi dalla finestra, chi dal giardino, altri scesi sulla strada, o nella piazza di Casalguidi per aspettarla, tutti distanti fisicamente, ma vicini al grande dolore della famiglia Capecchi.
E tutti sono stati ringraziati, tra le lacrime della madre e del fratello, dal padre della ragazza, che a mani giunte e con un dolce sorriso, da dietro il vetro del mezzo, ha parlato con gli occhi ai tanti compaesani incrociando i loro sguardi. Non sarebbe bastata l’intera chiesa, e la piazza sarebbe stata gremita, ma non è stato possibile in questo momento di restrizioni che interessa anche le cerimonie religiose e questo è stato il modo nel quale due paesi hanno deciso di rendere omaggio a Matilde, volata via così presto, per colpa di un raro brutto male col quale lottava da tempo. Quel male, il sarcoma, che in modo anomalo sta interessando con prepotenza quella piccola comunità. Due paesi uniti nel dolore per la prematura scomparsa della ragazza, da poco diciottenne, che era molto conosciuta tra gli scout Agesci di Pistoia ed al liceo Forteguerri che frequentava. Un triste giorno, in un particolare momento, che però ha fatto sentire tutta la forza dell’amore per la giovane Matilde.