Fulmine in casa, paura a Vizzaneta

La storia di Emanuela e Riccardo. E l'appello per far ripartire l'azienda

Emanuela Giannini mostra una scatola elettrica danneggiata dal fulmine

Emanuela Giannini mostra una scatola elettrica danneggiata dal fulmine

San Marcello Piteglio (Pistoia), 14 marzo 2018 – Prima un boato, così forte da sembrare il terremoto. Poi l’incubo. Quello che stanno vivendo Riccardo Nieddu ed Emanuela Giannini, assieme ai figli Gabriele di 11 anni e Carolina di 15 mesi. Sulla loro abitazione, in alto al paese di Vizzaneta,  mercoledì 7 marzo si è abbattuto un fulmine, che l’ha gravemente danneggiata. Emanuela è titolare dell’azienda agricola “I sapori della montagna”: un lavoro impegnativo, ma che svolge con passione, coltivando fra l’altro antiche varietà di legumi. Una delle basi dell’attività è proprio quella casa, ai margini del bosco.

“Erano quasi le 7 del mattino – racconta Emanuela – stavo preparando la colazione, i bambini dormivano. Fuori grandinava e si vedevano i fulmini. All’improvviso ho sentito un boato. Lo scaldabiberon, che era acceso, è esploso. E ho visto le fiamme che uscivano dalla scatola elettrica dell’ingresso. Solo dopo ho capito cosa era accaduto”. La donna è corsa nella stalla, dove il marito era già al lavoro. “Anche la mucca si era spaventata – racconta – e con un movimento brusco ha schiacciato contro la parete Riccardo, che si è rotto due costole”. L’uomo si è precipitato a spegnere le fiamme, divampate anche in salotto. “I bambini, nelle camere, stavano bene, a parte lo spavento – prosegue Emanuela- nel brutto episodio abbiamo avuto la fortuna di non esserci fatti del male in modo irreparabile. Inoltre, se non fossimo stati in casa, dove viviamo in affitto, sarebbe andato tutto a fuoco”.

L’impianto elettrico è da rifare, gli elettrodomestici sono danneggiati, il fax è spaccato in due, proprio come alcuni alberi del giardino; dalle pareti alcuni calcinacci sono schizzati a metri di distanza. Ma questa è anche una storia di grande generosità: i coniugi Dante e Carla Petrucci hanno dato infatti alla famiglia ospitalità gratuita in una loro casa a Vizzaneta. “Lo facciamo col cuore – spiegano –queste persone meritano tanto”. “Mio figlio mi chiede quando torneremo a casa – dice Emanuela – io gli rispondo che la sua cameretta, dopo i lavori, sarà più bella di prima”.

Emanuela annuncia poi di voler riaprire l’azienda nella tarda primavera e lancia un appello: “ho ancora prodotti disponibili, come legumi, pasta e ortaggi. Venderli adesso ci aiuterebbe molto, visto anche che mio marito per un po’ non potrà lavorare nel bosco per l’infortunio. Chi volesse darci un aiuto può scrivermi su Whatsapp al 3335733969”.