Fratoni promette più lavoro, cultura e strade

La candidata sindaco della coalizione di centrosinistra ieri ha presentato il suo programma: "È il frutto di un lungo percorso"

di Alessandro Benigni

Quarantaquattro pagine, dense di contenuti e con pochi fronzoli. È questo il programma elettorale della coalizione di centrosinistra che la candidata sindaca Federica Fratoni ha presentato ieri alla stampa nel cuore del centro cittadino, insieme ai rappresentanti delle quattro liste che sostengono la sua candidatura (Partito Democratico, Movimento 5 stelle, Pistoia Progresso e Civici e Riformisti per Fratoni sindaca). "È il frutto di un percorso partito tanto tempo fa dai nostri gruppi di lavoro, che poi si sono aperti al confronto con i cittadini tramite una serie di iniziative pubbliche – afferma Fratoni – così facendo oggi siamo in grado di presentare un programma ambizioso, traiettoria necessaria dove inserire una città ormai seduta. E oggi sedersi vuol dire arretrare perché gli altri corrono e le opportunità passano, a partire dal Pnrr. Occorre guardare alle risorse della programmazione comunitaria e a quelle governative - aggiunge - per farlo serve una visione della città che riconnetta Pistoia nelle relazioni istituzionali e nel contesto europeo".

La priorità delle priorità? Il lavoro. "Lo dobbiamo soprattutto ai nostri giovani – chiosa – molti non trovano occupazione e a loro va il nostro primo pensiero. Lavoreremo sui percorsi formativi, sui collegamenti tra scuola e mondo del lavoro, sullo sviluppo dei corsi Its relativi a meccanica, vivaismo e anche turismo, perché Pistoia ha tutte le carte in regola per essere una città turistica. Il secondo punto, strettamente collegato, è quello dello sviluppo economico – prosegue la candidata – censiremo le aree produttive in grado di attrarre nuove aziende che fanno buona occupazione e prevederemo degli incentivi ad hoc. Ma le aziende chiedono anche collegamenti efficaci e dunque massima attenzione sulle infrastrutture: terza corsia A11, nuovo casello, Asse dei vivai, variante Montalese. Serve interconnessione, anche digitale".

Non poteva mancare il verde: "Non solo per il vivaismo, ma come bussola per lo sviluppo della città – rimarca – i vivaisti non devono essere biglietto da visita di Pistoia, dev’essere Pistoia il biglietto da visita dei vivaisti. Occorre dunque sviluppare il nostro verde, perché tantissimi indicatori ambientali ci vedono molto indietro: penso allo sviluppo del parco a sud e alla rigenerazione di altri spazi verdi della città come ex Ceppo e Ville Sbertoli. Sempre con una visione europea".

E poi, ovviamente, sanità, cultura e sport: "Potenzieremo la medicina territoriale grazie al Pnrr, con l’ospedale di comunità al Ceppo e la casa di comunità a Bottegone, poi investiremo in telemedicina e nuove figure professionali con un occhio di riguardo alle aree periferiche. Sulla cultura siamo fermi al 2017: occorre riaprire il museo Marini e rilanciare palazzo Fabroni. Sullo sport lavoreremo fianco a fianco con le società sportive, con grande attenzione ai giovani, per rilanciare impianti come Legno Rosso e Pistoia Nord, nonché per aprirne di nuovi, come la tensostruttura in via Panconi". E qui arriva l’annuncio a effetto: "Realizzeremo anche una piscina scoperta di 50 metri, il nuovo lido della città. Collegata a una piscina coperta da 25 metri. È una bella sfida, ma la vinceremo".