"Forse una seconda querela a Ceccardi"

Il parroco di Vicofaro: "Ha detto che la mia chiesa è un luogo di spaccio. Non è assolutamente vero".

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PISTOIA

Non accenna a fermarsi la ’guerra a distanza’ tra don Biancalani e la candidata alla presidenza della Regione Toscana del centrodestra Susanna Ceccardi. "Forse faremo una seconda querela contro Susanna Ceccardi, perché ha dichiarato che la mia chiesa è un luogo di spaccio. Non è assolutamente vero, non abbiamo prove di nulla in questo senso e quindi si deve prendere le sue responsabilità". Lo ha dichiarato don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro, a margine della presentazione del suo libro ‘Disobbedisco e accolgo’ in Palazzo Vecchio. Sul tema dei migranti, ha poi specificato: "Quello che ho detto alle persone che hanno responsabilità politiche è che su questo argomento ci vuole più coraggio. Accogliere non è un capriccio. Io faccio quello che alla fine dovrebbero fare tutti i preti. C’è un appello ben preciso dal Papa che nel settembre 2015 chiese a ogni parrocchia di aprire le porte, di accogliere. Se nel nostro territorio pistoiese, pratese, fiorentino 15 parrocchie aprissero le porte" si farebbe un grande passo in avanti".

Nei giorni scorsi c’era già stato un ’balletto di querele’ tra don Biancalani e il leader della Lega Matteo Salvini. Il primo ha depositato le denunce nei confronti di Salvini e della candidata alla presidenza della Regione Susanna Ceccardi negli ultimi giorni di giugno attraverso il suo legale Elena Baldi, il secondo invece ha annunciato che avrebbe presentato querela contro il parroco. Tutto è scoppiato dopo l’arresto di un ospite del centro di accoglienza per droga i commenti dei due esponenti leghisti che ne sono seguiti. A quel punto Biancalani ha minacciato subito di passare per le vie legali e così dopo poche ore ha fatto.