Ferriera Papini candidata ai Luoghi del cuore

Un tesoro dell’archeologia industriale le cui origini affondano nel tardo Trecento, ora l’iniziativa dell’Ecomuseo per valorizzarlo

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La sua storia ha continuato a resistere all’incessante trascorrere dei secoli, assistendo ai passaggi dei mitici personaggi della storia e riportando a noi una testimonianza straordinaria dell’archeologia industriale. È proprio grazie al suo inestimabile valore storico che l’antica Ferriera Papini di Maresca è stata candidata dall’Associazione Ecomuseo della Montagna Pistoiese a Luogo del cuore nella campagna del Fai-Fondo Ambiente Italiano. Probabilmente la più antica nel suo genere in tutta la Toscana, le origini della Ferriera sono collocabili nel tardo Trecento, così come testimoniano antiche carte che documentano la vendita a un mercante di ferro per cento fiorini d’oro. Continua la sua storia nei secoli, intrecciandola con i grandi personaggi della corte dei Medici, che scelsero la Montagna Pistoiese per farla diventare il primo polo siderurgico dello Stato Toscano.

Quando Leonardo da Vinci si reca dai maestri bresciani per studiare i segreti della lavorazione del ferro, l’opificio è funzionante da oltre un secolo; e persino Cosimo I, in una sua lettera del 1542, la cita per la sua importanza. Nella seconda metà degli anni ’80 del Novecento cessa la sua attività.

Dichiarata bene di rilevante interesse culturale dalla Soprintendenza ai Monumenti di Firenze, Pistoia e Prato, nel 1995, questa rara struttura è stata restaurata e restituita al pubblico nel 2016 e oggi fa parte degli itinerari dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese. Al suo interno, la Ferriera conserva antichi macchinari originali e un ingegnoso sistema per la produzione dell’aria compressa. Più di 500 anni di lavoro rivivono grazie alle mani esperte di un artigiano della Montagna, che lavora il ferro, coinvolgendo i visitatori nell’antico mestiere del fabbro. Per votarla c’è tempo fino al 15 dicembre prossimo. Informazioni e modalità di voto sul sito www.fondoambiente.it dove esiste anche una accurata e appassionata descrizione del sito storico che rappresenta un’autentica rarità.

Nel momento in cui stiamo scrivendo l’appello Fai è stato accolto già da oltre duecento persone che hanno espresso il loro apprezzamento votando con un click.