Ex maestra sotto accusa. "Maltrattava la madre"

I carabinieri hanno piazzato i microfoni in casa registrando offese e minacce. E’ stata arrestata e poi scarcerata, ma ha il divieto di avvicinarsi alla vittima

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L’hanno arrestata all’alba, lo scorso 26 luglio, mentre dormiva in casa insieme all’anziana madre, quella madre sulla quale è accusata di aver riversato tutta la sua rabbia, maltrattandola con offese e minacciandola, fino a ridurla in uno stato di sottomissione. Protagonista di questa triste vicenda, una storia di solitudine e di dolore anche personale, è una donna di 63 anni, ex maestra della provincia. I carabinieri sono entrati nella sua casa a Lamporecchio poco prima delle 6 del mattino, e per lei si sono aperte le porte del carcere di Sollicciano, dove è rimasta per due notti. Su di lei un’accusa grave: maltrattamenti in famiglia, aggravati dalla minorata difesa della vittima, appunto la madre 90enne, che lei stessa avrebbe dovuto accudire. Nella casa materna, l’ex maestra in pensione era tornata a vivere circa dieci anni fa, dopo essersi separata dal marito, mentre anche il figlio, ormai indipendente, aveva scelto un’altra abitazione. In questi anni, probabilmente a causa di una depressione mai affrontata, l’ex insegnante aveva spesso chiesto l’intervento dei carabinieri, raccontando di essere vittima, lei stessa, di maltrattamenti da parte dell’ex marito, altre volte sotto accusa era stato il figlio e persino la madre con cui aveva scelto di tornare a vivere. Tutte accuse, poi decadute, che non avrebbero trovato riscontro. Il quadro invece che i carabinieri avevano sospettato fosse più vicino alla verità è che fosse lei a sottoporre la madre a vessazioni continue. Per questo, i militari avevano piazzato di nascosto i microfoni nella casa delle due donne, per monitorare la situazione. Le intercettazioni avrebbero confermato quanto ipotizzato: un clima insopportabile, fatto di offese e vessazioni, minacce a cui l’anziana sarebbe stata continuamente sottoposta. Non ci sarebbero invece riscontri di maltrattamenti fisici, anche se resta sospetto un accesso al pronto soccorso di Empoli, avvenuto nel 2019, quando l’anziana era stata soccorsa per una frattura al setto nasale e varie ecchimosi. L’ultima esplosione, che avrebbe fatto scattare l’arresto, risale a qualche giorno fa, quando la donna rincasando dopo una cena fuori con le amiche, avrebbe litigato violentemente con la madre che la accusava di essere aver fatto tardi.

Ieri si è svolta da remoto l’udienza davanti al gip, Azzaroli di Pistoia, che ha disposto per la donna la scarcerazione con la misura del divieto di avvicinamento alla madre, accogliendo anche la ricostruzione proposta dal legale della donna, l’avvocato Fausto Malucchi di Pistoia. "Oltre al fatto che l’arresto non è avvenuto in flagranza di reato – spiega l’avvocato – ciò che più deve far riflettere è come questo caso (simile a tanti altri) rientri in una situazione borderline, che dovrebbe trovare una soluzione più in quadro di assistenza e cura da parte di assistenti sociali e psicologi. Purtroppo, il diritto penale non può dare risposte a storie di questo genere".

Martina Vacca