Economia in crisi: è boom per gli sfratti

Sono 301 in provincia, 276 le richieste di esecuzione e 282 quelli eseguiti con forza pubblica (+116% rispetto al 2018).

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E’ allarme casa per l’effetto tsunami che la pandemia ha innescato nell’economia. Sono 301 gli sfratti emessi nella Provincia di Pistoia (69 nel Comune capoluogo) 276 le richieste di esecuzioni, dato Provinciale, e 282 gli sfratti eseguiti con forza pubblica (fonte ministero dell’Interno sfratti gennaio-dicembre 2019 confrontati sullo stesso periodo 2018) con un incremento rispetto al 2018, unica città capoluogo della Toscana, del 116,92%. La situazione fotografata riguarda il periodo pre-Covid, quindi con una congiuntura economica leggermente in ripresa, con una diminuzione percentuale degli sfratti emessi (-9,34%) e delle richieste esecuzioni (-19,3%) al quale si associa il dato allarmante dell’aumento percentuale degli sfratti eseguiti (+116,92) caso unico in Toscana. Le previsioni, quando scadrà la sospensione decretata dal governo per l’emergenza sanitaria, sono ancora più nere: si prevede un aumento del 30% degli sfratti esecutivi, che dato importantissimo, riguarderà segmenti di popolazione che in passato mai si erano rivolte alle sedi Sunia (piccoli esercenti,parrucchieri,commercianti, eccetera) e che non avevano avuto in passato problematiche nel pagamento del canone di locazione.

Che a Pistoia la situazione sul fronte casa sia problematica, aggravata con l’epidemia, lo dimostra il numero delle domande per il contributo affitto straordinario Covid: sono 742 le domande presentate. Il disagio abitativo – conferma il Sunia, il sindacato inquilini vicino alla Cgil, guidato da Davide Innocenti – si è espresso nell’aumento delle domande del 50% rispetto alle 371 del bando ordinario del 2019. Delle domande presentate 61 sono state ammesse, 284 sono in fase di valutazione dei relativi ricorsi, 238 respinte. Ad oggi,visto che l’iter delle ’Domande bando Covid’ non è definitivo solo una piccola fetta degli aventi diritto si è visto pagato il contributo. L’emergenza abitativa pistoiese si sostanzia in altri numeri: la Provincia di Pistoia è penultima per dotazione di case popolari avendo circa 2100 alloggi edilizia residenziale pubblica. Tra l’altro circa 60 abitazioni sono sfitte, vuote, in attesa di ristrutturazione. Il Sunia di Pistoia, dal primo marzo al 31 maggio, ha ricevuto 389 richieste di aiuto da famiglie colpite dal lockdown: 107 persone avevano chiuso la loro attività, 197 erano in cassa integrazione, o avevano almeno una persona in cassa integrazione nella loro famiglia, in 35 casi c’erano due lavoratori in cassa integrazione per famiglia, in altri 65 un lavoratore in cassa integrazione e l’altro con l’attività chiusa.

Solo in 47 situazioni i proprietari, tutti piccoli, hanno acconsentito ad abbassare il canone. Dalle grandi proprietà non c’è stata alcuna risposta alle richieste di ridurre i canoni. La situazione assume risvolti sempre più drammatici, anche perché sono molti i lavoratori che solo da pochi giorni hanno ricevuto la cassa integrazione. Quali soluzioni possibili?

Dal Sunia si chiede che all’interno della Lode Pistoiese (assemblea dei Comuni della provincia nella quale si discutono gli indirizzi sulle politiche abitative) venga attivato un tavolo tecnico allargato alle organizzazioni sindacali degli Inquilini per elaborare uno studio sul fabbisogno di alloggi di edilizia sociale, nella provincia, che permetta di programmare le scelte necessarie ad incrementare lo stock di abitazioni rivolte a cittadini in condizioni di difficoltà economica. Fra le richieste, anche la convocazione di un tavolo delle organizzazioni sindacali firmatarie accordo territoriale locazioni del Comune di Pistoia per discutere su un uso della leva fiscale che favorisca la riduzione dei canoni. "In definitiva – riassume il segretario Sunia, Innocenti – le cinque priorità per rispondere all’emergenza determinata dalla pandemia Covid-19 dovranno essere: Incremento del numero alloggi Erp; nuova Legge nazionale sugli affitti; incremento Fondo sociale affitti e morosità incolpevole; accordi integrativi housing sociale; incentivi alla riduzione dei canoni di locazione".

r.p.