Caso Vicofaro, don Biancalani querela Salvini. Esposto in procura per diffamazione

Dopo le polemiche nei giorni scorsi, il sacerdote ha incaricato i suoi legali di agire

Don Massimo Biancalani

Don Massimo Biancalani

Pistoia, 26 giugno 2020 - Depositata in procura a Pistoia la querela per diffamazione di don Biancalani, parroco di Vicofaro, contro il leader della Lega Matteo Salvini e l'europarlamentare e candidata a presidente alle regionali in Toscana Susanna Ceccardi.

La pietra del contendere riguarda alcune affermazioni di Salvini e Ceccardi dopo che nei giorni scorsi un migrante che gravita intorno al centro di accoglienza di don Biancalani è stato arrestato con l'accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio. La veeemente polemica scatenata da questa notizia aveva portato a attriti tra il religioso e i due esponenti della Lega, con dichiarazioni social. Don Biancalani aveva annunciato una querela e nella mattina di venerdì ha dato mandato ai suoi legali di procedere. 

Nella querela il parroco spiega che le frasi e le espressioni utilizzate dai due esponenti politici tendono soltanto "ad ingenerare pregiudizio ed a provocare danno attraverso allusioni e falsità". La pubblicazione dei post, secondo la querela, ha poi moltiplicano gli interventi degli utenti sui social dove don Biancalani sarebbe "offeso e diffamato come parroco, come insegnante di scuola e come uomo".

"Mi dipingono come colluso, io cerco solo di fare del bene", ha poi detto don Biancalani. Tra le accuse che il sacerdote fa agli esponenti Lega c'è anche quella di averlo accostato agli spacciatori, "Noi siamo in contatto continuo con la polizia e segnaliamo", aveva detto. 

"Saremo noi a querelare il "don", per tutelare il buon nome dei parrocchiani e degli uomini di Chiesa che non vogliono essere accostati a episodi di criminalità, illegalità e sfruttamento", risponde il leader della Lega Matteo Salvini