Green Pass Pistoia: le scuole aspettano indicazioni

I dirigenti degli istituti di Pistoia in attesa di avere indicazioni precise sulle modalità di verifica. Ma il sindacato annuncia battaglia: raccolte già migliaia di firme per dire no al provvedimento

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di Michela Monti

Caos, incertezze e tanti dubbi. I presidi pistoiesi che saranno obbligati, dal primo settembre, al controllo del passaporto verde dei docenti in servizio sono in attesa che il Ministero si esprima con un regolamento chiaro su come dovranno essere effettuati i controlli. Per loro, secondo l’ultimo decreto, in mancanza di controllo, è persino prevista una sanzione. "Aspettiamo di leggere le modalità di controllo senza fasciarci la testa prima che arrivino – commenta la dirigente del comprensivo Frank-Carradori, Margherita De Dominicis –. Appena ci sarà consegnato il regolamento saremo in grado di esprimerci". In attesa di capire le modalità di controllo anche la preside del liceo artistico Elisabetta Pastacaldi. "Se sarà legge ci adegueremo – dice –. Spero che venga individuata la modalità giusta per i controlli, sicuramente servirà personale adeguato per le verifiche del caso e modalità che consentano il corretto svolgimento delle attività didattiche. Non posso immaginarmi ogni mattina, al portone, con l’applicazione che scansiona in vari Green pass. Non è plausibile". Aspetta chiarimenti anche Ilaria Baroni dell’istituto Pacini, la scuola superiore più grande del centro storico. "I presidi devono attendere indicazioni sul modus operandi – dice –. Auspichiamo e chiediamo una banca dati per effettuare un controllo generale prima dell’inizio dell’anno scolastico. Non sembra sensata diversa modalità". In attesa di indicazioni precise anche per la dirigente dell’istituto Einaudi Elena Pignolo. "Appena avremo novità saremo in grado di commentare il provvedimento – spiega –. Spero che su questo aspetto ci sarà condivisione con tutti i presidi della provincia".

Intanto i sindacati promettono battaglia sul provvedimento del Green pass a scuola. Anief, sindacato rappresentativo anche in provincia di Pistoia, ha già raccolto oltre 50mila firme contro il provvedimento. Catia Fagioli, segretaria Cisl scuola chiede attraverso i social di rivedere subito il provvedimento soprattutto nei confronti dei dirigenti scolastici e del controllo a loro affidato. Intanto sul canale social Telegram si è già formato il gruppo contro il Green pass dedicato a docenti, professori universitari e studenti. Il gruppo sta raccogliendo firme contro il provvedimento contenuto nell’ultimo decreto legge dal governo Draghi. Migliaia le persone che hanno aderito per arrivare poi alla petizione.

I nodi. Tutto il personale scolastico dovrà possedere il Green pass, che costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle prestazioni lavorative. Il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso. Questa disposizione non si applica al personale che, per motivi di salute, è esente dalla campagna vaccinale secondo i criteri indicati dal Ministero della Salute. I lavoratori fragili sono tutelati. Il Green pass non è previsto per studenti.