Direttivo Fimmg, le sfide dei medici

Il dottor Giuseppe Pace confermato segretario provinciale: "Molte aree ancora in difficoltà per il turnover"

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Il dottor Giuseppe Pace è stato riconfermato segretario provinciale della Fimmg (Federazione dei medici di medicina generale). Il nuovo direttivo, che vede una buona rappresentanza di tutto il territorio provinciale, ha eletto: Stefano Tafi, Anna Trassi, Paola David, Lara Romagnani, Sabrina Sergio Gori, Patrizia Michelozzi, Alessio Giannini, Matteo Bartolini. I revisori dei conti: Michela Fioriti, Anna Fedi, Tiziana Pastorini e Nicolò Giusti; probiviri: Caterina Idà, Massimo Niccolai, Franca Leoni. L’esecutivo è così composto: il segretario Giuseppe Pace, e i vice Alessio Giannini e Anna Trassi e Lara Romagnani, segretario amministrativo.

Chiediamo al dottor Giuseppe Pace, rinconfermato alla guida dell’esecutivo, in che modo il nuovo direttivo Fimmg sarà rappresentativo del territorio?

"Il nuovo direttivo presenta al suo interno le diverse realtà territoriali, dalla montagna a Quarrata, e poi Agliana e tutta la Valdinievole in maniera tale che siano rappresentati tutti i territori della provincia di Pistoia. Direi che questo è sicuramente un elemento molto positivo".

La riconferma da segretario provinciale la soddisfa ma è anche una grande responsabilità. Quali i nodi da affrontare subito?

"I nodi da affrontare subito sono i prossimi accordi aziendali per la medicina del territorio e la gestione delle carenze di colleghi in alcune zone della nostra provincia. Inoltre, è da valutare l’evoluzione che avrà la medicina del territorio nei prossimi anni, sia dal punto di vista di cambio generazionale sia dal punto di vista del cambio di ruolo che sta avendo il medico di medicina generale, che dovrà essere sempre più al centro del Sistema Sanitario Nazionale".

Rispetto ai nuovi incarichi dei medici sul territorio, come vede il futuro delle varie zone?

"I nuovi incarichi sono stati un sollievo per alcune zone. Anche se non risolvono i problemi ad esempio di Monsummano Larciano e Lamporecchio, una zona che risulta a tutt’oggi non coperta da nuovi incarichi. Speriamo che si riesca prossimamente a bilanciare i pensionamenti con i nuovi ingressi".

Le case della salute: quali sarebbero da potenziare e come?

"Le case della salute funzionano bene e sarebbe comunque bello poterle potenziare rendendole più appetibili dai giovani, garantendo un continuo ricambio generazionale all’interno di esse, e garantendo laddove possibile una continuità nel servizio alla popolazione".

Martina Vacca