Defi-Pratesi, gli ex operai chiedono di poter tornare in fabbrica

Con loro anche la Mexis, la cooperativa che potrebbe far ripartire il lavoro e assumere alcuni lavoratori

Luca Aiuti, titolare della Mexis

Luca Aiuti, titolare della Mexis

Pistoia, 23 luglio 2018 - E' fallita anche la Casatex, dalle cui ceneri era nata la Defi-Pratesi. Sarà una lunga estate calda quella che si prospetta per gli ex dipendenti del marchio Pratesi e per la cooperativa Mexis di Monsummano Terme, che sta lavorando per salvare i posti di lavoro alla ventina di ex lavoratori Defi che hanno accettato un percorso di riqualificazione. Così, mentre si attendono le sorti della vendita del marchio Pratesi, che ha fatto del lusso un segno indelebile dei prodotti Defi e che al momento si trova svincolato dalle procedure di fallimento in corso delle due aziende, la Mexis di Monsummano si sta muovendo con la Regione per i primi progetti finalizzati a ricollocare gli ex dipendenti.

«Giovedì scorso abbiamo avuto un nuovo incontro con i tecnici in Regione – spiega il presidente della cooperativa monsummanese Luca Aiuti – e presenteremo il progetto per il bando specifico il prossimo 28 settembre. Si tratta di un progetto che prevede il finanziamento di un tipo di riqualificazione professionale indirizzata all’industria 4.0, per la riconversione dei lavoratori per lavorare su macchinari di nuova generazione e nuova tecnologia».

Insieme ad Aiuti, c’era anche un consulente dell’agenzia di formazione Stargate di Ponsacco che segue la cooperativa per altri bandi pubblici. «Con questo bando – prosegue Aiuti – speriamo di riqualificare ma anche di riassumere, sia come Mexis che nella rete delle altre nostre aziende, una parte dei dipendenti dando loro delle garanzie certe. La riqualificazione potrebbe avvenire per una ventina di ex lavoratori della Defi, oltre alle cinque lavoranti a domicilio di Grosseto che hanno dato disponibilità».

Intanto però in pentola ci sono anche altri progetti ed il prossimo incontro con Simoncini e le istituzioni in Regione ci sarà il 27 luglio prossimo. «Sarà senz’altro un incontro chiarificatore rispetto alla situazione che si è venuta creare con i fallimenti della Defi e della Casatex – prosegue il presidente della Mexis – e con delle possibili novità. Infatti sia noi che alcuni ex lavoratori ci siamo interessati a fare una richiesta al tribunale finalizzata a trovare un accordo per continuare l’attività di produzione della biancheria all’interno della vecchia fabbrica di Ponte Stella, che risulterebbe al momento in pignoramento. Il tribunale valuterà la nostra proposta e se fosse accettata ci permetterebbe intanto di riassumere subito 6 persone e rientrare in produzione con gli ordini sospesi da parte della Tre Righe (la nuova società Pratesi, ndr) per evaderli. I clienti ci sono così come gli ordini. Con Federico Pratesi non ho avuto più alcun contatto, tuttavia ufficiosamente so che sta seguendo un’ipotesi di ripartenza. Il puzzle è complicato ma c’è brace sotto la cenere».

Arianna Fisicaro