"Fu un toscano il primo a raggiungere la luna": così ha vinto la bugia di Cecchini

Il macellaio-poeta s’impone al Campionato: «Un toscano il primo uomo sulla luna»

Dario Cecchini premiato sul palco

Dario Cecchini premiato sul palco

Pistoia, 5 agosto 2019 - E' il macellaio poeta il raccontatore più bugiardo d’Italia. Stravince il Campionato dei nasi lunghi, Dario Cecchini da Panzano in Chianti dimostrando che il primo uomo sulla luna è stato un toscano. Di fronte a una piazza gremita ha dimostrato, reperti lunari alla mano, che il primo uomo a mettere piede sul satellite è stato un toscano, tale Lorenzo Chini che ha portato sul palco vestito da improbabile astronauta. La prova della conquista toscana della luna? Due bottiglie di Chianti vuote e una sciarpa della Fiorentina rivenute tra i crateri. E poi la testimonianza degli americani: «E’ vero, il primo uomo sulla luna viene dalla Toscana».

Dopo di lui si sono piazzati al secondo posto Morena Schisani di Caserta, infermiera e che ha raccontato del primo ospedale lunare. Terzo classificato Luca Palamidessi di Montecatini che ha spiegato perché gli astronauti sono sì sbarcati sulla luna, ma non sono mai tornati sulla terra: lassù si sta decisamente meglio.

Aurora, Bianca e Rachele, tre giovanissime pistoiesi, con il loro barboncino al seguito, si sono aggiudicate il premio per la migliore bugia bambina, offerto dal Tirreno e intitolato alla giornalista Lucia Prioreschi. Hanno mostrato gli effetti dei cambiamenti climatici sulla nonna.

Il premio dedicato al giornalista Giancarlo Zampini e offerto da La Nazione al raccontatore più caratteristico, se lo è aggiudicato Paolo Rinaldi di Pieve a Nievole dichiarando di sapere e raccontando cosa accadrà tra un anno sulla terra. Tema di quest’anno, rispettato da tutti i concorrenti, lo sbarco sulla luna. Nel corso del Campionato hanno ricevuto la laura di bugiardo honoris causa l’attore Sergio Forconi, che sta girando un film in cui interpreta Leonardo da Vinci e Andrea Bonechi di Lercio.it.

«La nostra settimana di cinque giorni bugiarda – concludono il magnifico rettore dell’Accademia della Bugia e l’ideatore del campionato, Emanuele Begliomini e Giancarlo Corsini – è stata un successo, tanto che cominceremo a lavorare per un intero anno bugiardo anche se la concorrenza romana è davvero molto molto agguerrita. Un grazie alla Misericordia e alla proloco de Le Piastre senza le quali non avremmo potuto organizzare tutto questo. Grazie al pubblico che continua a seguirci numeroso, così come i concorrenti che arrivano da ogni angolo del mondo per confrontarsi con la tradizione piastrese dei raccontatori fantastici».

BB