Dal turismo alle terme, capilista a confronto

Faccia a faccia tra i sei principali candidati alle prossime elezioni: tanti i temi affrontati. E non è mancata qualche scintilla

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di Davide Costa

Sei capilista sotto lo stesso tetto. Non sono mancate le scintille l’altra sera nel corso del confronto organizzato dall’associazione ’Amo Pistoia’. Sul palco del Pistoia Nursery Campus Massimo Baldi (Italia Viva), Luciana Bartolini (Lega), Massimo Boni (Forza Italia), Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia), Federica Fratoni (Partito Democratico) e Simone Giovannini (Movimento Cinque Stelle). Molte le domande e i temi affrontati nel corso della serata. A scaldare gli animi, pochi minuti dopo l’inizio della serata, è stata la questione delle terme. Boni ha attaccato la giunta regionale uscente per non essere riuscita a trovare i soldi necessari a salvare questo importante comparto. "Chiudere le terme e dichiarare che il settore non è più strategico – ha incalzato Boni – significa mettere in ginocchio l’intera città". Boni si è anche detto fiducioso sull’esito delle elezioni: "Avremo sicuramente un incremento di votanti – commenta – perché le persone hanno capito che all’interno del nostro partito ci sono persone pronte e preparate a guidare la Toscana".

"Affermazioni surreali – la risposta di Fratoni sulle terme –. Dal 2008 al 2015 la Regione ha fatto aumenti di capitale nelle terme per 14 milioni di euro e nei cinque anni del mio mandato abbiamo favorito l’afflusso di risorse per nove milioni di euro". Ha poi parlato di ambiente: "Abbiamo deciso di scommettere sull’economia circolare e su un modello di gestione dei rifiuti innovativo. Non si può pensare che il futuro siano i termovalorizzatori, ma impianti industriali che consentano di utilizzare il rifiuto indifferenziato per ottenere combustibili". Sull’esito delle elezioni Fratoni non ha dubbi: "Non ci sarà ballottaggio, i cinquant’anni di buon governo della Regione sono sotto gli occhi di tutti, in particolare dopo questi mesi di pandemia, che hanno dimostrato la tenuta del nostro sistema sanitario"..

Di un giudizio "serenamente negativo" su come è amministrata la città di Pistoia ha parlato Massimo Baldi. "Questa amministrazione – ha detto – sta togliendo a Pistoia, per altri progetti, lo sviluppo. Alla fine dei cinque anni non creerà posti di lavoro in più ma, al contrario, ne toglierà". E su Eugenio Giani, candidato del centrosinistra alla carica di governatore, Baldi dà un giudizio più che positivo: "Appoggiamo un candidato di altissimo valore, che conosce la Toscana meglio di chiunque altro. Vinceremo queste elezioni: le contenderemo e le vinceremo. Sui soldi in arrivo dall’Europa Baldi non ha dubbi: "Tali risorse, che arriveranno grazie all’Europa ’matrigna’ vanno investite in due materie essenziali: sviluppo e lavoro".

La prima emergenza da risolvere per Alessandro Capecchi sarà quella di semplificare la macchina amministrativa. "Poche regole certe – ha precisato – e individuare quelle priorità sui cui incentrare lo sviluppo del territorio, a partire dalle opere pubbliche". Non sono mancati commenti sul ’modello Pistoia’. "Un centrodestra che si radica a livello regionale – spiega Capecchi – deve avere un progetto. A premiarci è la nostra vicinanza ai cittadini". Un pensiero anche ai rifiuti: "Abbiamo perso l’occasione di realizzare alcuni termovalorizzatori e siamo costretti alle discariche e a esportare i nostri scarti, con spese elevate".

Prova a fare una previsione sul risultato elettorale Luciana Bartolini. "In Toscana – le sue parole – pensiamo di vincere. Sappiamo che non sarà facile, ma ci proveremo. Del resto abbiamo una candidata che parla di cose concrete e dove va trova persone disponibili ad ascoltarla. Nella nostra provincia le criticità maggiori sono legate alle infrastrutture, dall’uscita autostradale di Montecatini e conseguente rotonda, passando per la variante di Collodi di cui si parla da vent’anni". E su Montecatini precisa: "Ci sono grossi problemi, bisogna puntare sul turismo del benessere. Purtroppo ci troviamo il ’buco’ delle terme leopoldine. Riguardo la sanità siamo contrari alle tre grandi Asl, troppo lontane dai territori. E chiediamo più attenzione agli ospedali ’periferici’, come Pescia e San Marcello".

Cittadini al centro di tutto. E’ questo uno dei temi di Giovannini. "Il nostro territorio – spiega – è stato devastato sia a livello economico che ambientale. Problemi che la Regione ha dimostrato di non avere intenzione di risolvere". E a precisa domanda se le sue posizioni siano più vicine al centrodestra o al centrosinistra, Giovannini è chiarissimo: "Mi sento più vicino alle proposte del Movimento Cinque Stelle".