Dal Manzoni a Napoli, Tiezzi si racconta

Alla vigilia della prima il regista parla di "Antichi Maestri", lo spettacolo nato a Pistoia e da domani al prestigioso festival partenopeo.

Il teatro Manzoni da qualche settimana accoglie le prove della Compagnia Lombardi-Tiezzi, impegnata a portare in scena "Antichi Maestri" di Thomas Bernard con la regia di Federico Tiezzi, e protagonisti Sandro Lombardi, Martino D’Amico e Alessandro Burzotta. Lo spettacolo, una co-produzione dell’Atp e della stessa Compagnia, debutterà in prima assoluta domani durante il prestigioso Napoli Teatro Festival. Federico Tiezzi, così si racconta a pochi giorni dalla prima.

Come si sente a ripartire in teatro in questo momento?

"Fortunato, senz’altro. Mi sento bene. Inseguo questo lavoro da molti anni, da quando Franco Quadri mi suggerì di portarlo in scena, e finalmente, adesso, riusciamo a renderlo vero. Il perché è racchiuso nelle sue ultime parole che recitano più o meno così: ‘è questo il trucco, ritrovare ogni giorno la salvezza grazie al teatro, ridiventare ogni giorno, di primo mattino, un vero essere umano che pensa e sente (…) non c’è nient’altro che possa salvare la gente come noi se non proprio quest’arte maledetta e dannata’. Questa pandemia ha scavato un solco nelle vite di tutti noi. Pensiamo alle immagini dei camion che da Bergamo portano via le salme dei morti per covid, un’immagine che non dimenticheremo più. Ma l’arte figurativa, la musica e il teatro possono aiutarci a vivere e a curare le ferite esistenziali che la pandemia ci ha inferto. E questo testo arriva ad hoc anche per farci capire che l’artista non è inutile: la sua voce serve a indicare strade nuove".

Questi maestri dell’arte raccontati da Bernard seppure "canonizzati" non sono pero’ infallibili…

"Reger, uno dei protagonisti dello spettacolo, cerca l’errore nei quadri degli antichi maestri contenuti alla Pinacoteca di Vienna, affinché escano dalla loro aura di perfezione: ogni quadro perfetto nasconde la sua imperfezione. Un procedimento di decostruzione bellissimo, amaro e divertente, attraverso il quale, l’artista, sebbene ammirato, non viene assimilato a qualcosa di lontano da noi, ma di vicino, profondamente umano. Gli artisti sono esseri umani che hanno la qualità di mettere in evidenza delle caratteristiche della realtà che ci colpiscono e sulle quali possiamo riflettere".

Pistoia centro di produzione anche di talenti?

"I miei ultimi spettacoli in collaborazione con l’Atp nascono per gettare un ponte tra le vecchie generazioni e le nuove, come quella di Alessandro Burzotta che, con questo lavoro, entra nella professione teatrale dopo essere passato attraverso l’esperienza del teatro Laboratorio della Toscana, che si è accampato a Pistoia in questi anni dando numerosi frutti e soddisfazioni".

Gaia Angeli