Come la crisalide simboleggia una trasformazione, un passaggio verso nuove fasi dell’esistenza soprattutto dopo periodi di crisi, questo luogo che porta il suo nome sarà una possibilità di rinascita. Un luogo di cura psicologica e psicoterapeutica. Un posto che accoglie persone, anche adulte, ma con un occhio di riguardo speciale verso i più piccoli. Dando loro parola e ascolto. L’esperienza di Crisalide di Pistoia è una eccellenza toscana, che prende il via effettivo da ieri dopo un periodo sperimentale di alcuni anni. Un’importante investimento per il miglioramento della vita di minori vittime di maltrattamenti. Grazie a un protocollo d’intesa una particolare stanza di Crisalide sarà in uso alla procura e al tribunale per l’ascolto di minori, di bambini, coinvolti in processi. Tecnologia all’avanguardia installata da Toscodata con microfoni e videocamere speciali che garantiscono di non essere invasivi sui bambini, ma altamente funzionali sia per la clinica della psicoterapia che per garantire un modo molto più accurato di registrazione delle sedute, anche per scopi terapeutici.
Hanno preso parte ieri mattina alla presentazione di Crisalide Marcello Suppressa, presidente della Fondazione Sant’Atto, Michael Cantarella, direttore generale della Fondazione Sant’Atto e la dottoressa Lisa Petruzzi, referente del Servizio. Hanno portato il loro saluto anche il vescovo di Pistoia, mons. Fausto Tardelli con il presidente della Fondazione Caript, Lorenzo Zogheri e il presidente dell’associazione Un raggio di luce, Paolo Carrara. "Ci poniamo come realtà che cerca di fare lavoro d’insieme tenendo fermo il principio di mettere al centro la persona umana – ha affermato Suppressa –, dalle comunità accoglienza legate alle dipendenze, due centri diurni per malati di Alzheimer e anziani, all’accoglienza donne e mamme in difficoltà. Stamani diventa effettivo il nuovo progetto Crisalide, un servizio che si rivolge specialmente verso i minori vittime di maltrattamenti. Ma che è anche un collettore di varie realtà del nostro territorio".
"La violenza, il maltrattamento, l’abuso sui minori, sono fenomeni purtroppo più presenti di quello che si possa pensare – ha spiegato la dottoressa Petruzzi –, e trasversali anche agli ambienti culturali e sociali. Più spesso incappano nella possibilità di una verifica situazioni più fragili come tossicodipendenti o con fragilità sociale economica o culturale. Ma sono fenomeni altrettanto presenti e trasversali anche a situazioni culturalmente più abbienti, più adeguate, con persone più scolarizzate".
Gabriele Acerboni