
La traversa ha colpito il computer portatile di un utente che. si era allontanato
Quando piove sono secchi gialli (quelli per la differenziata della carta) sparpagliati a terra riconvertiti a raccoglitori d’acqua. Altrove, sono invece teli verdi impermeabili stesi sugli scaffali a protezione dei libri. Qualche pezza grossolana per tamponare un’emergenza che ormai emergenza non è più e solo, sia chiaro, in una logica di tempo. Perché alla Biblioteca San Giorgio ormai a queste toppe è toccato abituarsi. Tanto da guardarle quasi fossero pezzi d’arredamento. Ma quella delle traverse metalliche che cadono dal soffitto no: tra le tante magagne è una faccenda decisamente nuova. Non più da giovedì scorso quando nella sala letture diverse, piano terra superata l’accoglienza e percorrendo la galleria centrale fino in fondo, anche questo è accaduto. Di pezzi analoghi ne sarebbero caduti quattro o cinque in verità, come se si fosse innescato un piccolo domino. A farne le spese sembrerebbe sia stato il computer portatile di un’utente fortunatamente, così pare, non in postazione in quel momento. L’ennesimo episodio. Perché oltre alle infiltrazioni prepotenti (scatenate per la prima volta probabilmente dalla tempesta di vento del 2015, dieci anni fa), oltre a pezzi metallici che cadono c’è dell’altro. Riconducibile in primis alla mancata manutenzione ordinaria, con l’anfiteatro esterno in totale degrado, le crepe che segnano un po’ dappertutto i muri (una assai ben visibile si trova in Sala Bigongiari) e gli effetti che probabilmente i cambi di temperatura scatenano sulla struttura, con il sollevamento del pavimento di mattoni nell’atrio che si verificò lo scorso anno. In assenza di manutenzione ordinaria è difficile auspicarne una di tipo straordinario, per adeguare una struttura un tempo all’avanguardia.
A intervenire sul recente episodio sono i Giovani Democratici di Pistoia con la segretaria Alessia Paoli a denunciare la gravità di un fatto che per puro caso non ha avuto gravi ripercussioni. "Non possiamo più affidarci al caso né accettare che la sicurezza venga barattata con l’indifferenza – dice Poli -.È da anni che denunciamo lo stato di abbandono in cui versa la biblioteca, senza ricevere alcuna risposta concreta. Dopo le infiltrazioni d’acqua, che continuano a danneggiare libri e ambienti, oggi ci troviamo davanti a un fatto gravissimo: cedimenti strutturali all’interno di un luogo pubblico e frequentatissimo. È l’ennesimo segnale di una politica che ignora i luoghi della cultura, lasciandoli marcire nell’incuria e nel disinteresse. Siamo indignati, stanchi e arrabbiati. Serve una svolta immediata, una presa di responsabilità vera, non le solite frasi di circostanza che evaporano al primo problema. A tutto questo si aggiunge il vergognoso immobilismo sull’estensione degli orari di apertura, che chiediamo da anni inascoltati. Pretendiamo che l’amministrazione intervenga subito".