Cristiana Capecchi
Pistoia, 28 febbraio 2019 - Scatta il sequestro della procura sulla salma della giovane Cristiana Capecchi, 28 anni, la ragazza morta per una crisi respiratoria all'ospedale San Jacopo di Pistoia. Una tragedia che ha lasciato sotto choc la provincia di Pistoia, dove Cristiana, che faceva l'impiegata, era molto conosciuta per il suo impegno nel mondo dell'associazionismo.
A informare del sequestro, in una conferenza stampa che si e' tenuta nella tarda mattinata, è stato Paolo Morello Marchese, direttore generale dell'Asl Toscana Centro. Quanto alle cause del decesso della donna - in attesa dei risultati degli esami - si sta ancora ipotizzando che la morte sia stata provocata da un'infiammazione polmonare. La ragazza è morta nella serata di domenica.
Nei giorni precedenti la giovane si era presentata al pronto soccorso dell'ospedale San Jacopo di Pistoia per tre volte e per tre volte era stata dimessa. Alla giovane era stata diagnosticata una polmonite e secondo quanto si apprende le era stata prescritta una terapia antibiotica. Era a casa convalescente ma sembrava stesse meglio. Poi la situazione, nella serata di domenica, è precipitata. A causa del sequestro della salma l'autopsia è stata rinviata.
l direttore generale della Asl ha comunicato poi che si è conclusa l'indagine interna con il rischio clinico aziendale, e il responsabile del rischio, il dottor Francesco Venneri, ha precisato che gli atti, come da procedura, sono già stati trasmessi anche al rischio clinico regionale. Nel corso dell'audit è stato organizzato un approfondimento con i professionisti e sono stati analizzati i percorsi assistenziali intrapresi sulla base dei documenti agli atti. Il percorso clinico analizzato nell'audit, riferisce la nota dell'Asl, "mette in evidenza una diagnosi che va verso una patologia infiammatoria respiratoria acuta che è stata trattata adeguatamente".