Crisi covid, protesta degli ambulanti: allestito finto mercato

"La nostra richiesta è quella di poter lavorare"

Pistoia, la protesta degli ambulanti (foto Acerboni/Castellani)

Pistoia, la protesta degli ambulanti (foto Acerboni/Castellani)

Pistoia, 7 aprile 2021 - Mercoledì, piazza Duomo, si alza grido di protesta degli ambulanti toscani: "Vogliamo poter lavorare!". E non in una mattina a caso, ma in quella di un giorno che, tradizionalmente, li avrebbe visti fin dall'alba nel centro di Pistoia ad aprire i loro banchi per il mercato cittadino. Parte da qui la giornata di mobilitazione del commercio ambulante e porta con sé tutte le richieste nette di una categoria: annullamento del suolo pubblico per l'anno in corso, uno fiscale in bianco con interventi contributivi e soprattutto la riapertura di tutti i mercati.

La manifestazione degli ambulanti ha visto la partecipazione in piazza anche di parrucchieri, estetiste, negozianti di abbigliamento e ristoratori pistoiesi, tutti uniti dal bisogno e l'urgenza di tornare a lavorare. Presente anche il sindaco Tomasi che si è confrontato con i commercianti ed ha espresso la sua vicinanza ai lavoratori. Dopo settimane e settimane in zona rossa, con chiusure forzate e il divieto per i mercati, gli appartenenti alle categorie interessate non ci stanno più a vedere le loro attività bloccate. "Il fieno nella stalla sta finendo, chiediamo con forza di poter lavorare, tornare a fare i mercati - afferma Biagio Occhipinti, uno degli organizzatori della manifestazione - e lo urliamo a gran voce visto che questo sistema di chiusure ha dimostrato che forse il problema non siamo noi, dal momento che i contagi non diminuiscono. Tra l'altro siamo un settore del commercio più sicuro di altri: lavoriamo all'aperto, possiamo rispettare benissimo distanziamento e norme anticontagio. Siamo qui stamani anche per esprimere tutto il nostro dissenso verso i provvedimenti presi da questo governo, non solo in merito alle chiusure, ma anche sotto il punto di vista dei ristori, totalmente inadeguati".