Covid Pistoia, boom di ricoveri al San Jacopo e Ceppo

Il virus corre sempre e in tanti finiscono in isolamento o cure intermedie. Celesti (Sds): "Non abbandonate le misure di protezione"

Pistoia, 6 luglio 2022 - ​Una variante altamente contagiosa che non risente delle condizioni climatiche e che presenta una particolare aggressività. Risultato: anche a Pistoia, con il continuo aumento dei contagi, è cresciuto il numero dei ricoveri. Non solo quelli nell’Obi del pronto soccorso, l’area dedicata all’osservazione dei pazienti per 24 o 48 ore, ma anche quelli nell’area Covid del San Jacopo (passati in pochi giorni da 20 a 32) e i ricoveri nei posti letto delle Cure intermedie al vecchio Ceppo. Per ora, come assicura la presidente della Società della Salute Annamaria Celesti, nessun posto letto di cure intermedie sarà chiuso. Dei 32 a disposizione, sono 16 quelli riservati ai pazienti Covid ed attualmente sono tutti occupati.

"In questo modo – spiega la dottoressa Celesti – è più facile riuscire a seguire i pazienti sul lungo periodo, potendo contare su una sorta di dimissioni protette". Ieri sono stati poco più di un centinaio i nuovi casi registrati in provincia, come spesso accade di lunedì per il minor numero di tamponi processati, ma c’è stato anche un decesso: si tratta di una donna di 69 anni di Monsummano, deceduta nell’ospedale fiorentino di Careggi. Dopo l’impennata di ricoveri di domenica (ben 9 al San Jacopo), ieri ci sono stati solo 3 nuovi ingressi a fronte di 6 dimissioni.

Restano 32 le persone in isolamento, a cui si aggiungono le due in terapia intensiva e un bambino in pediatria. "In questo momento – chiarisce la dottoressa Celesti – il virus è fortemente contagioso e si vede dal continuo aumento dei contagi. Va anche detto che la maggior parte delle persone che si infetta presenta poi sintomi lievi, se non è addirittura asintomatica, e così riesce a gestire il decorso a casa. A fare la differenza è sicuramente la reazione dell’individuo e sicuramente chi è vaccinato si può contagiare ma ha meno rischi di complicanze. Quanto all’aumento dei ricoveri in ospedale, riguarda soprattutto anziani affetti da altre patologie, o disabili o persone affette da patologie tumorali. Per queste persone c’è un maggior rischio di finire in terapia intensiva".

La situazione pistoiese dunque si allinea a quella regionale e nazionale. Ieri in Toscana ci sono stati più di 1.200 contagi.

L’invito è quello a non abbassare la guardia. "In questo momento – spiega la dottoressa Celesti – le misure di protezione individuale sono libere ma possono dare un aiuto nei casi di assembramento, per esempio".

M.V.