Coronavirus, settore vivaistico col fiato sospeso: "Intere commesse a rischio"

Allarme di Coldiretti Pistoia: "Serve un intervento rapido che rassicuri clienti, addetti alla logistica e autorità dei Paesi stranieri"

Un vivaio del distretto pistoiese

Un vivaio del distretto pistoiese

Pistoia, 29 febbraio 2020 - Un impatto devastante quello del Coronavirus, che tra le tante cose rischia di mettere a rischio uno dei settori trainanti dell'economia pistoiese, quello del vivaismo, polo di riferimento nazionale per dimensioni e fatturato che vale circa un quarto di tutta la produzione agricola della Toscana. A lanciare l'allarme, chiedendo un intervento rapido a rassicurare clienti, addetti alla logisitica e autorità dei paesi stranieri, è Coldiretti Pistoia. L’emergenza sanitaria legata al virus proveniente dall'Oriente è capitata proprio all’apertura della campagna di vendita 2020: è in queste settimane che il florovivaismo pistoiese sviluppa il maggior volume d’affari con l’estero.

“Senza un intervento rapido – spiega l'associazione pistoeise - è alto il rischio che vada in fumo una fetta importante dell’export del vivaismo pistoiese, che nel primo semestre 2019 fu di 181,9 milioni di euro. I segnali che arrivano dall'estero, mercato di primaria importanza per le nostre piante, sono tutt’altro che incoraggianti. Il pericolo contagio tiene lontani dall’Italia tanti clienti che rinviano il viaggio a Pistoia, già previsto per definire puntualmente tipologie e quantità delle piante delle varie commesse. Altro rischio è il blocco delle forniture alla frontiera di qualche stato, con autisti dei tir, che portano alberature d’alto fusto e altre piante in vaso in mezza Europa e in Oriente, costretti a rimanere in quarantena per diversi giorni alla frontiera del paese di transito o destinazione”.

Situazione particolarmente delicata al momento si prefigura in paesi caucasici come Giorgia e Armenia. I possibili ritardi nelle consegne potrebbero generare cancellazione di intere commesse da parte di clienti che cercheranno in altri paesi piante di minore qualità, ma disponibili. Un danno immediato, con effetti potenziali di lungo periodo. A risentire in modo pesante della crisi innescata dal Coronavirus anche gli agriturismi pistoiesi, che stanno vedendo calare le prenotazioni e registrando disdette. La Coldiretti chiederà in tutte le sedi e a ogni livello misure di sostegno alle attività più duramente colpite, affinché i danni immediati non spazzino via interi comparti d’eccellenza, fonti importanti di occupazione e sviluppo.