Coronavirus, l'appello di Celesti: "Cautela ora più che mai"

L’appello di Celesti, presidente della Sds: per adesso al calo dei contagi a domicilio non corrisponde un calo altrettanto significativo dei ricoveri

Una terapia intensiva

Una terapia intensiva

Pistoia, 30 novembre 2020 -  Non scende sotto quota cento il numero dei ricoveri dei pazienti colpiti dal covid. Per dieci che vengono dimessi, altrettanti entrano in ospedale. Per il momento questo dato non sta bilanciando il calo dei contagi che ora, forse, è qualcosa di più di una stabilizzazione. Sono 110 le persone che fino a ieri erano ricoverate all’ospedale San Jacopo. Di queste, 90 sono in area covid, in isolamento, e 20 sono assistite nel reparto di terapia intensiva. Le dimissioni ieri sono state 5: quattro persone sono potute tornare a casa, la quinta è stata trasferita all’ospedale Pacini di San Marcello.  

I nuovi ricoveri ieri sono stati dieci fra le diciotto persone che erano in attesa di valutazione nel settore di osservazione breve dei pazienti covid. Questo il quadro ospedaliero, mentre più confortante è il computo dei nuovi casi di contagio a domicilio. Quelli rilevati dalle operazioni di tracciamento e screening sono stati 84. Vediamo come sono distribuiti nei vari Comuni del territorio provinciale: 25 a Pistoia; 11 a Quarrata; 8 a Montale; 7 a Pescia; 7 a Pieve a Nievole; 6 a Montecatini; 5 a Ponte Buggianese; 4 ad Agliana; 4 a Uzzano; 2 a Lamporecchio; 2 a Serravalle; 1 a Buggiano; 1 a Larciano e 1 a Monsummano.  

Sono invece quattro le persone che ieri purtroppo non ce l’hanno fatta: un uomo di Pistoia del 1960 e una donna del 1959 di Sambuca che sono deceduti all’ospedale San Jacopo; una donna di Pistoia del 1932 morta nella Rsa di Cantagrillo e una donna di Quarrata del 1948 morta all’ospedale di Prato. Il primo deceduto è Andrea Mazzinghi, al quale dedica un commosso ricordo la Uil Poste Toscana, sindacato al quale era iscritto e che adesso "si stringe nel cordoglio per la perdita di Andrea Mazzinghi, lavoratore del centro di meccanizzazione postale di Sesto Fiorentino, portato via dal covid dopo settimane di ricovero in terapia intensiva al San Jacopo. Originario di Pistoia, dove viveva, lavoratore instancabile, raggiungeva ogni giorno il luogo di lavoro a Sesto Fiorentino, nel più grande centro di lavorazione postale della Toscana, dove svolgeva il ruolo di coordinatore al reparto corrispondenza 2. Tanti i colleghi e gli amici, sia a Firenze che a Pistoia, che piangono la sua improvvisa scomparsa, a causa di un virus che lascia attoniti per il suo decorso incomprensibile e per la sofferenza che sta procurando. Era una persona speciale, di animo pacato e gentile, preciso e instancabile sul lavoro, discreto e di gran cuore e per questo amato e benvoluto da tutti. Ci tengono a ricordarlo la segretaria generale Uil Poste Toscana e Firenze Silvia Cirillo con la segreteria regionale, la segretaria Uil Poste Pistoia Gabriella Paganelli, i coordinatori sindacali e le rsu Uil Poste del Cs di Sesto Alfonso Bisogno, Daniele Centanni, Carmelo Fallea". Riguardo infine alla flessione dei contagi "sono dati da valutare – osserva per La Nazione la dottoressa Anna Maria Celesti, vicensidaco e presidente della Società della salute – attendiamo il percorso della settimana che viene. Speriamo che sia reale. Ma procediamo comunque con cautela – insiste Celesti – , perché per il momento al calo dei contagi a domicilio non corrisponde un calo altrettanto significativo dei ricoveri, che devono essere costantemente tenuti sotto stretta osservazione".  

L.a.