Confcommercio: innovazione, ora o mai più

L’associazione si rivolge al prossimo governatore toscano: rilanciare il terziario, i collegamenti bloccati, il turismo e la digitalizzazione

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Sviluppo dei processi di digitalizzazione, potenziamento delle infrastrutture e un nuovo piano di sviluppo per il turismo: sono questi i tre principi sui quali si sviluppano le richieste che Confcommercio rivolge ai candidati alle prossime elezioni regionali per la provincia di Pistoia. Con l’appuntamento del 20-21 Settembre ormai alle porte, l’associazione di viale Adua si fa portavoce delle istanze dei propri associati che ora più che mai chiedono sostegni e strumenti concreti per affrontare le sfide che l’aspettano, rese ancora più ardue dalle conseguenze generate della pandemia.

Ciò che è accaduto negli scorsi mes, ha messo in ginocchio l’economia dell’intero Paese con gravi ricadute sul settore terziario e sulle sue aziende, molte delle quali stanno lottando per la stessa sopravvivenza. Nella provincia di Pistoia – secondo i dati forniti da Infocamere – al 30 Giugno 2020 sono quasi 28mila le aziende attive e più della metà è formata da attività operanti nel terziario (55%). "Il terziario non può essere ancora trattato, come accaduto in passato, come settore di serie B", si afferma in modo netto. Prioritaria, in quest’ottica, viene considerata l’istituzione di sostegni a fondo perduto e la rimodulazione delle risorse del Recovery fund. E’ però indispensabile favorire la sburocratizzazione e la semplificazione dei processi che molto spesso ostacolano il raggiungimento degli aiuti promessi, oltre all’alleggerimento fiscale a carico delle aziende. Allo stesso tempo, lo sviluppo digitale e l’avanzamento dei processi di innovazione rappresenta una chiave di volta per la ripresa e per la costruzione di nuove progettualità.

Confcommercio chiede quindi alla Regione di introdurre strumenti e competenze all’interno delle realtà aziendali, ma anche di rendere realmente accessibile per tutti il mondo del web, potenziando le linee e portandole nelle aree che ancora oggi non sono fornite. Un grande tema da affrontare, particolarmente attuale per la realtà pistoiese, secondo Confcommercio è poi quello delle infrastrutture, che hanno urgentemente bisogno di un potenziamento. Da una parte, il ritrovato interesse per la Montagna ha evidenziato i limiti della viabilità esistente che non è in grado di rispondere a una crescente affluenza dei visitatori. Dall’altra, il futuro della provincia non può che passare dal miglioramento dei collegamenti fra l’area vasta Firenze-Prato-Pistoia, con la realizzazione di tutti quei progetti infrastrutturali di competenza regionale rimasti inattuati, come accade per la terza corsia dell’autostrada e l’istituzione del secondo casello. Una mobilità più fluida e veloce comporta una miglior raggiungibilità del territorio anche da parte dei flussi turistici.

E proprio il turismo – uno dei settori più colpiti dall’effetto Covid che ancora sconta pesanti conseguenze – ha bisogno, per l’associazione presieduta da Stefano Morandi – fin da subito di un nuovo inizio: serve un progetto che, partendo dall’analisi della situazione di emergenza, dia sostegno alle aziende del settore e una propria identità al territorio anche attraverso la valorizzando le eccellenze locali.