Se un comignolo di rame diventa una fiaba

La storia di "Rhami" raccontata dall'architetto David Ulivagnoli che lo ha progettato per i tetti delle case di Limestre e San Marcello

Da sinistra David Ulivagnoli, Daniela Santoro e Paolo Gavazzi

Da sinistra David Ulivagnoli, Daniela Santoro e Paolo Gavazzi

Pistoia, 21 novembre 2020 - Sui tetti delle case delle nostre montagne, a Limestre e a San Marcello, brillano comignoli che attirano improvvisamente lo sguardo: hanno gli occhi, il naso, la bocca. E’ così che li ha voluti l’architetto che li ha progettati, David Ulivagnoli, 46 anni, da Campotizzoro, professionista vulcanico, dalle mille idee e soprattutto innamorato dei suoi monti, a cui ha voluto regalare questo simpatico comignolo (perfettamente funzionante), che ora è addirittura protagonista di una dolcissima fiaba ed è infine diventato anche un piccolo capolavoro di arte orafa. Ma è David, cui la Montagna deve anche il progetto con cui il rifugio antiaereo della Smi è diventato un museo, che ci racconta, passo dopo passo, questa bella storia.

«Ho progettato quei comignoli proprio per alcune abitazioni private che si trovano a Limestre e a San Marcello. Sono ben visibili, composti da spicchi colorati, per i quali ho usato i vari laminati cromatici prodotti dalla Kme, figlia della Smi, oggi una multinazionale che ha varie sedi nel mondo. Una è a Fornaci di Barga, da dove mi sono fatto mandare i colori per gli spicchi: oro, alluminio, rame, rame ossidato e rame brunito. I prodotti del laminato sono molto belli e mi hanno consentito di montare facce diverse. Hanno un nome i miei comignoli, si chiamano “Sentinelle Zen“, perchè sono imperturbabili, immobili, sempre con la stessa espressione, visto che li ho voluti antropomorfi: con gli occhi, il naso, la bocca». Poi, come sempre accade nelle fiabe...polvere di stelle... è comparsa una fatina o meglio, una scrittrice, Daniela Santoro, che non ha trasformato quei comignoli in veri bambini, ma ha creato un dolce personaggio “Il comignolo Rhami“, in libreria da pochi giorni: con i disegni di Davi Ulivagnoli, computer grafica di Irene Costantino, supervisione di Stefano Nesti, stampa Grafiche Badiali di Arezzo.

«Daniela Santoro – ci spiega ancora l’architetto Ulivagnoli – è di Arezzo e vive a Milano. Ha visto i miei comignoli su una mia pubblicazione. E’ rimasta colpita e ha scritto la fiaba di Rhami, giovane comignolo attento e curioso, alla ricerca della saggezza e della fierezza dei comignoli più anziani. I miei comignoli piacciono – si rallegra David – mi hanno già chiesto di rifarli, ne ho progettati uno in muratura e uno in vetro (non funzionante però), per un giardino d’inverno. E su mio disegno, il maestro orafo Paolo Gavazzi di Pistoia, grande persona e grande artista, ha fatto diventare Rhami un bellissimo ciondolo d’argento che, intanto, sarà un regalo per la scrittrice. Ci tengo infine a ricordare che parte dei proventi del libro sostengono l’associazione fiorentina “Pane Quotidiano“, che aiuta i senzatetto». Quante cose belle ha fatto un comignolo in così poco tempo.