La chiesa diventa a pagamento (per i turisti). Ingresso libero solo per la messa

Urgenti lavori di manutenzione e necessità di vigilanza per proteggersi dai vandali

I lavori di restauro al pulpito (foto Acerboni/FotoCastellani)

I lavori di restauro al pulpito (foto Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 18 luglio 2019 - L'ingresso dei turisti nell'antica chiesa di Sant'Andrea a Pistoia, al cui interno si trova il celebre pulpito di Giovanni Pisano (1248-1315), firmato e datato 1301, capolavoro di scultura e micro-architettura gotica, diverrà presto a pagamento per i turisti.

Lo rende noto la diocesi spiegando che c'è bisogno di una vigilanza continua, a tutela di opere d'arte che ogni giorno rischiano di essere danneggiate. Un'esigenza, si spiega, che ha condotto la parrocchia a prevedere un contributo d'ingresso per i turisti, secondo una modalità già attiva in molte chiese «monumentali» delle diocesi italiane e toscane, come il complesso monumentale di Piazza dei Miracoli a Pisa (Battistero, Cattedrale, Campanile e Camposanto), la Cattedrale di Siena o della più vicina Lucca, da decenni attiva in molte chiese di Firenze. Una scelta difficile ma necessaria per garantire la custodia e la conservazione dei capolavori dell'antica pieve pistoiese.

Il progetto prevede l'accesso libero durante le celebrazioni, lasciando l'opportunità, per chi volesse sostare in preghiera nei giorni feriali o negli orari al di fuori delle funzioni, di fermarsi nella compagnia del SS. Crocifisso adiacente l'ingresso principale alla chiesa. Dal pagamento del biglietto saranno poi esentati i cittadini di Pistoia.

"La chiesa di Sant'Andrea e i tesori in essa contenuti sono un patrimonio di tutta la comunità pistoiese - spiega don Luca Carlesi, responsabile della parrocchia e arciprete della cattedrale - Purtroppo la chiesa, il campanile e la canonica hanno bisogno urgente di importanti lavori di manutenzione e le casse della parrocchia, pur contando sugli aiuti della diocesi, non ce la fanno a coprire le spese necessarie".

"Inoltre - aggiunge Carlesi - negli ultimi tempi la chiesa è stata continuamente oggetto di atti vandalici, furti, scorribande e veri e propri atti osceni". Le telecamere di videosorveglianza «documentano un progressivo peggioramento della situazione e un aumento dei rischi. Le immagini parlano di gravissimi rischi sia per le opere d'arte, in particolare il pulpito, ma anche di una necessaria tutela della sacralità del luogo. Nel prossimo futuro si rende quindi necessario e improcrastinabile attivare un servizio di custodia, promozione e vigilanza".