Chi volge servizio nella parrocchie della Diocesi di Pistoia dovrà essere vaccinato

Lo prevede un un decreto emanato dal vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, in vista della ripartenza delle attività pastorali

Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia

Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia

Pistoia, 23 settembre 2021 - Chi volge servizio nella parrocchie della Diocesi di Pistoia dovrà essere vaccinato. Lo prevede un un decreto emanato dal vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, in vista della ripartenza delle attività pastorali nelle parrocchie, in relazione alla tutela della salute e della sicurezza. Il decreto riguarda sacerdoti, diaconi, accoliti, ministri straordinari dell'eucarestia, ma anche insegnanti, catechisti, volontari della Caritas, coristi e cantori. «La cura per la salvezza delle anime – recita il documento firmato da monsignor Tardelli – non può prescindere dall’impegno di tutelare la salute dei corpi: anche in questo tempo di emergenza la Chiesa ha sempre continuato ad annunciare il Vangelo, celebrare i sacramenti e aiutare i poveri adottando adeguati protocolli in grado di prevenire infezioni da Sars-Cov-2». «Anche il Santo Padre – prosegue il vescovo – nel videomessaggio dello scorso 18 agosto, ha detto che “vaccinarsi, con vaccini autorizzati dalle autorità competenti, è un atto di amore. E contribuire a far sì che la maggior parte della gente si vaccini è un atto di amore. Amore per sé stessi, amore per familiari e amici, amore per tutti i popoli”. A questo proposito si è espressa anche la presidenza della Conferenza episcopale italiana in una nota datata 8 settembre 2021: “La tematica è complessa e la nostra riflessione dovrà rimanere aperta. L’appello del Papa, tuttavia, interpella le coscienze di tutti e, soprattutto, di chi è impegnato nell’azione pastorale delle nostre comunità. Siamo, dunque, chiamati a rispondere per primi a “un atto di amore” per noi stessi e per le comunità che ci sono affidate». Se ai fedeli che partecipano alle celebrazioni liturgiche o che intendono fermarsi in chiesa per pregare non è richiesto il Green pass, quanti però, svolgono un servizio o un ministero pastorale sono invitati ad accogliere le disposizioni del vescovo. In particolare, i ministri ordinati (presbiteri e diaconi) possono visitare gli ammalati, tenere incontri di catechismo e prendere parte come operatori ad attività educative e didattiche gestite dalle parrocchie solo se hanno ricevuto da almeno 14 giorni la prima dose di un qualsiasi vaccino contro il Covid-19 considerato adeguato dalle autorità civili italiane oppure che sono guariti da non oltre 180 giorni dall’infezione da Sars-Cov-2, oppure coloro che nelle 48 ore precedenti ad ogni momento in cui prestano il loro servizio effettuano con esito negativo uno dei test diagnostici approvati dal Ministero della Salute. Lo stesso vale per chi svolge il servizio di accolito e di ministro straordinario della comunione, i così come per catechisti, educatori, insegnanti al doposcuola o alle scuole di italiano per stranieri gestite dalle parrocchie, per i coristi e coristi e cantori, volontari che prestano servizio nelle strutture della Caritas. Solo la visita ai fedeli in pericolo di morte in circostanze di urgenza, qualora non fosse possibile ottemperare a quanto stabilito, è comunque consentita.

Patrizio Ceccarelli