'Cgil Incontri' al via, discussioni sul futuro

Alla biblioteca San Giorgio si apre la tre giorni dedicata al tema delle differenze e delle disuguaglianze nell’epoca della globalizzazione

Maurizio Landini

Maurizio Landini

Pistoia, 6 novembre 2019 -  «Le differenze in un mondo globale. Opportunità e insidie» è il titolo della 23esima edizione di Cgil Incontri (la manifestazione annuale organizzata Cgil, da Cgil Pistoia, Fondazione Valore Lavoro, Fondazione Di Vittorio, Ebert Stiftung) che si svolgerà da oggi a venerdì nella Biblioteca di San Giorgio (auditorium Terzani) in via Pertini, con tanti ospiti nazionali e internazionali e tanti dibattiti. Punto cardine della rassegna è la distinzione fra diversità e diseguaglianze. Questioni che riguardano direttamente anche il nostro territorio. «Gli effetti di questa globalizzazione non governata – spiega infatti il segretario provinciale Cgil, Daniele Gioffredi – hanno fatto sì che anche nella nostra regione e nella nostra provincia ci sia stata una sorta di deindustrializzazione, con il trasferimento di alcune produzioni dove i diritti e i salari sono inferiori. Gli stessi dati sui redditi da lavoro dipendente – aggiunge – ci collocano ai livelli più bassi in termini nazionali. Come parti sociali dobbiamo quindi riportare le condizioni di attrattività degli investimenti per lo sviluppo, con un’attenzione particolare alla sostenibilibilità».  

Per la Cgil «si può e si deve perseguire un modello globale di tutela delle culture, dell’autodeterminazione popolare e degli habitat umani che superi le diseguaglianze, lo sviluppo ineguale, la devastazione ambientale e ponga al centro i diritti universali delle persone. Dopo il ventennio dell’ubriacatura neoliberista seguita al 1989, quando ci si era azzardati a credere che la storia era finita e che aveva trionfato un unico modello di sviluppo e di democrazia, corrispondente a un unico potere su scala mondiale rappresentato dagli Stati Uniti, la crisi economica iniziata nel 2008, l’ascesa del gigante cinese, le difficoltà europee, il cambiamento climatico hanno messo radicalmente in discussione un quadro che più che ottimistico era ingenuo».  

Temi quali il governo della moneta, il multilateralismo, la libertà di circolazione transnazionale dei fattori capitale e lavoro, il riscaldamento globale, i perimetri degli spazi economici e politici dentro ai quali costruire la democrazia e le organizzazioni internazionali o sovranazionali, chiedono urgentemente di essere affrontati. Anche il lavoro ha subito cambiamenti epocali su scala globale, sia nella sua divisione geografica che nella sua organizzazione, con l’affacciarsi di nuove figure subalterne, come gli autonomi e i lavoratori della gig economy. Di questo e di altro si discuterà durante Cgil incontri. © RIPRODUZIONE RISERVATA