Ceccardi in visita a Vicofaro: "E’ emergenza"

La candidata del centrodestra ha incontrato alcuni residenti. Poi il discorso in piazza Duomo: "Sostegno agli imprenditori del verde".

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PISTOIA

"Don Biancalani non può permettere che la canonica sia un luogo di spaccio, questa non è carità è ideologia". Visita blindata della candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Susanna Ceccardi, esponente della Lega, ieri pomeriggio nel quartiere Vicofaro. Accompagnata da suoi strettissimi collaboratori – a partire da Sonia Pira, commissario provinciale del suo partito – Ceccardi ha incontrato alcuni residenti di Vicofaro per parlare della ‘convivenza’ con il centro d’accoglienza di don Massimo Biancalani. "Non sono andata in parrocchia per non creare ulteriori tensioni – ha spiegato ieri durante l’incontro pubblico organizzato in piazza Duomo alla fine di una lunga giornata in città –. Lì c’è una grave emergenza di sicurezza. Le persone che vivono a Vicofaro mi hanno chiesto supporto e noi supporto glielo daremo perchè venga ristabilita la legalità".

Vicofaro, ieri, è stato l’ultima tappa del suo tour elettorale. Nella mattinata ha incontrato gli imprenditori del distretto vivaistico, Confartigianato, il prefetto di Pistoia e i sindaci di Montecatini, Agliana e Pistoia. Proprio il primo cittadino pistoiese Alessandro Tomasi insieme a tutto il centrodestra, nel pomeriggio ha lanciato da piazza Duomo la candidatura della ex sindaca di Cascina chiedendole coraggio e di prevedere per la Regione almeno una grande infrastruttura.

"La nostra Toscana deve diventare il più bel giardino d’Europa. Se la Regione stanziasse risorse e un fondo apposito che i Comuni potrebbero usare per la cura e l’arredo delle città con il verde urbano, si darebbe una mano alle imprese del settore floro-vivaistico, eccellenza del nostro territorio e purtroppo falcidiate dalla crisi dovuta all’emergenza sanitaria".

Questa è stata una delle proposte che Ceccardi, ha illustrato: "Secondo i dati Istat 150 mila toscani potrebbero perdere il posto di lavoro da qui alla fine di dicembre. Un candidato alla presidenza della Regione deve dare risposte a queste persone e agli imprenditori. Credo che la Regione possa fare molto, aiutando da un lato i sindaci delle città toscane, bisognosi di supporto per l’arredo e il verde urbano delle loro città e con pochi soldi in cassa, e dall’altro lato sostenendo le imprese del floro-vivaismo. La nostra Regione che ha già bellezze naturali che la rendono unica al mondo ne guadagnerebbe in bellezza e benessere. Penso anche al bonus sport o al bonus bebè, contributi che molti nostri amministratori stanno già portando avanti nei loro territori e che dovranno diventare legge regionale. Non vedo l’ora di confrontarmi con Giani sui temi che interessano la nostra regione, da rifiuti a sanità e trasporti".

E, ricordando la sua esperienza da sindaco di Cascina, in provincia di Pisa, ha aggiunto: "Cambiare la Toscana significa cambiare approccio e confrontarsi con i problemi concreti. Essere stata sindaco mi ha aiutato a fare i conti con la concretezza e con i lacci della burocrazia".

Michela Monti