C’è crisi. E i ristoratori migrano verso il mare

Ianda da Quarrata all’isola dell’Elba con ’L’ippopotamo’, mentre Gianassi apre il gemello del ’Megik’ a Livorno e Becagli va a Lido

Migration

di Linda Meoni

Se la crisi ti mette alla prova, tu investi. E guarda verso il mare. Passa dall’acqua la sfida verso la rinascita per alcuni degli imprenditori e ristoratori pistoiesi che nel tentativo di raccogliere i cocci di un’annata difficile causa pandemia tra continui stop and go hanno deciso di rilanciare, spostandosi verso località di mare. I motivi che muovono l’azzardo? Il principale è quello legato alla stagione estiva, l’unica che tirando le somme di questo disastroso 2020-2021 e leggendo i decreti può ancora offrire qualcosa di sicuro almeno sul fronte della possibilità di lavorare. L’aria aperta, i contagi che fisiologicamente vanno a scemare, il mare da sempre calamita irrinunciabile per molti ed ecco servita la ricetta per la ripartenza.

La scommessa per il noto ristoratore Moreno Ianda, titolare de "La bussola da Gino" alla Catena di Quarrata si chiama "L’ippopotamo", ristorante inaugurato mercoledì, con sede a Pomonte, costa occidentale dell’Isola d’Elba: da qui nelle giornate serene ti puoi sedere e puntando all’orizzonte vedere Pianosa, Montecristo, Giglio e Corsica.

"In cucina abbiamo uno staff giovanissimo e promettente composto da cinque ragazzi tra i 20 e i 30 anni, pistoiesi trapiantanti all’Elba che hanno già lavorato per ristoranti stellati, capitanato dallo chef Francesco Cappiello fortificato da una serie di esperienze straordinarie, non ultima quella all’Osteria Francescana di Bottura – spiega Ianda, che dell’Ippopotamo è socio assieme all’amico di sempre Gigi –. Ovviamente La Bussola resta casa mia e mi alternerò tra Pomonte e Quarrata quest’estate, ma era necessario trovare delle alternative economiche che potessero contenere i danni degli ultimi due anni. In questo posto ci sono capitato per caso e me ne sono innamorato: il tramonto di cui si gode è spettacolare, Pianosa e la Corsica quasi ti sembra di toccarle, davanti c’è la famosa spiaggia del relitto meta di diversi passaggi. Puntiamo su una cucina di pesce tra tradizione e innovazione ricordando che ci troviamo in un luogo che offre materie prime eccezionali". Vista canali, agli Scali delle Cantine, è invece il nuovo locale "Megik cult", gemello del "Megik Ozne" di Pistoia che Mery Gianassi gestisce assieme al compagno Alberto Vasco dal 2016, anno in cui rilevarono il fondo di via della Torre allora occupato da una vecchia sartoria per realizzare in quegli spazi un pub con live music. Una proposta che in città è piaciuta tantissimo e che per ovvi motivi ha dovuto fermarsi a ottobre dello scorso anno, ma che è pronto a ripartire.

"A Livorno dovremmo aprire per il primo di luglio, burocrazia permettendo – spiega Mery -. Il Megik Cult era già un covo di musicisti conosciuto in città. Non siamo fatti per stare sul divano, si è presentata questa occasione e l’abbiamo voluta cogliere al volo. Qui porteremo la stessa filosofia che abbiamo a Pistoia, birra e concerti, con la possibilità di somministrare cibo. Nei prossimi giorni riapriremo anche in via della Torre". Ma a fare da apripista con le scommesse in salsa marittima è stato prima di tutti un altro volto noto pistoiese, Francesco Becagli, che da aprile segue l’apertura del bar e ristorante interni al Bagno Adele, noto stabilimento balneare di Lido di Camaiore. "La pandemia ha probabilmente accelerato un processo che era già in atto – spiega lui, che traghetta le diverse operazioni commerciali attraverso la Fb consulting di cui è titolare –: il lavoro possibile da aprile a settembre è quello che deve sostenere il commerciale. Quindi quel che faremo in questi mesi sarà lavorare letteralmente testa sotto la sabbia e fare scorte per l’inverno".

Ma Becagli di idee in testa ne ha parecchie e per tutti i gusti, in città come in montagna: "Rileveremo il ‘Fermento’, il locale oggi chiuso che sta nel vicolo tra via Roma e piazzetta dell’Ortaggio. Lo chiameremo‘Vinile’ – spiega ancora lui –. E poi siamo all’opera anche a Campotizzoro, dove stiamo ristrutturando un padiglione davanti alla Smi: lì nascerà un bunker pub collegato coi rifugi sotterranei che avrà anche un’area camper per offrire spazi sosta a chi viaggia. Altri progetti? Chissà, forse qualcosa che guarda al parco di Pinocchio...".