Cattivi odori a Casalguidi: "La colpa è della discarica del Cassero"

L’Arpat ha scoperto l’origine dei problemi dopo numerosi sopralluoghi nel territorio, partiti nel corso del 2019.

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Era la discarica del Cassero a creare maleodoranze nella zona di Casalguidi, odori nauseabondi segnalati più volte dai cittadini agli organi competenti. Arpat ha scoperto l’origine dei problemi dopo numerosi sopralluoghi nel territorio. La discarica da pochi giorni è passata a Herambiente, che ha iniziato uno studio sull’impatto olfattivo nell’area della discarica. "La diffusione di maleodoranze dipende dalle condizioni meteo, di pressione, temperatura e umidità attorno alla zona della discarica – spiega in una nota l’agenzia regionale di tutela ambientale –. Le condizioni peggiori si hanno al tramonto, in quanto le altezze di miscelamento diminuiscono repentinamente e possono arrivare anche al di sotto dei 100 metri, favorendo l’abbassamento del ’plume’ proveniente dalla discarica e l’aumento della probabilità di percezione dei cattivi odori provenienti dalla discarica, anche in considerazione del fatto che le sostanze maleodoranti sono avvertibili a concentrazioni molto basse. Gli accertamenti in campo e l’esame di tutta la documentazione acquisita e di quella trasmessa dal gestore anche a seguito dei controlli straordinari di Arpat hanno evidenziato inottemperanze alle prescrizioni Aia, in particolare sulla gestione delle coperture a fine giornata e a fine settimana delle zone in coltivazione della discarica – continua la nota –. Si può ritenere che tale condotta possa essere collegata alla diffusione delle maleodoranze, insieme anche ad altri fattori come la presenza di rifiuti con contenuto organico e la collocazione della zona di coltivazione".

I controlli sulle maleodoranze sono iniziati nel 2019. Arpat ha campionato lo scarico del depuratore a servizio della discarica, il percolato, i piezometri di monitoraggio, le acque di sottotelo e quelle superficiali. Da questi campionamenti non sono emerse criticità. Durante l’attività di controllo, è stata acquisita anche documentazione relativa ai rifiuti conferiti presso l’impianto in questione e la documentazione relativa ai materialirifiuti utilizzati per la copertura giornaliera e settimanale dei lotti della discarica in coltivazione. Per quanto riguarda specificatamente le emissioni odorigene, il personale del Dipartimento ha raccolto in un database tutte le segnalazioni pervenute.

Al tempo stesso sono stati acquisiti i dati meteo della centralina presente presso la Discarica del Cassero, considerando che la stazione meteo della discarica ha una frequenza di registrazione di 1 ora, il personale tecnico ha deciso di arrotondare l’ora della segnalazione all’intera più vicina. Poiché molte segnalazioni riferivano maleodoranze significative per giornate intere, complessivamente, sono state catalogate circa 1000 ore di venti di tipo significativo, con 49 punti di segnalazione, e sono stati messi in correlazione i dati delle segnalazioni con la direzione e la velocità del vento, per il periodo che va dal luglio 2019 al marzo 2020.

Michela Monti