"Stiamo inviando da tempo un questionario ai residenti per capire il sistema di depurazione utilizzato nelle rispettive abitazioni. Seguiranno poi dei controlli a campione, via via che il quadro sarà più chiaro". Il vice-sindaco Federico Gorbi ha così fatto il punto circa l’iniziativa avviata nel recente passato dal Comune, in un periodo contrassegnato da segnalazioni di miasmi in alcune zone del territorio effettuate dai cittadini. Era accaduto ad esempio a Masotti, dove Arpat aveva poi riscontrato qualche giorno fa un "ristagno d’acqua con colorazione anomala ed emissioni odorigene riconducibili a sostanze organiche in degradazione" nei pressi dello Stella. Criticità dovute probabilmente ad edifici residenziali non allacciati alla fognatura, per le quali sono in corso le ricerche per individuarne con esattezza l’origine.
L’ultima segnalazione relativa ai cattivi odori risale alle scorse ore e riguarderebbe via Cavalleccia. E proprio ieri, Publiacqua ha effettuato un intervento di manutenzione all’impianto di sollevamento fognario in via Provinciale Montalbano. Ma in precedenza, il Comune si era focalizzato su via Catavoli: nelle scorse settimane, chi vive in quella zona ha ricevuto una lettera nella quale l’ente chiedeva di indicare i sistemi di depurazione delle acque adottati. "Un’iniziativa che non intende colpevolizzare nessuno, e alla quale la cittadinanza ha risposto in maniera collaborativa – ha spiegato Gorbi – quattro anni fa abbiamo inaugurato insieme a Publiacqua un depuratore a Casalguidi, che dovrebbe rispondere al fabbisogno di un’area di circa 10mila persone. Al momento non è ancora arrivato a quella soglia: può essere che vi siano case ed edifici in generale non ancora collegati alla rete fognaria". Un "sondaggio" che verrà poi esteso ad altre frazioni E sulla base delle risposte, nel 2024 dovrebbero partire i primi controlli nelle abitazioni.
Giovanni Fiorentino