di Davide Costa
Anche gli artigiani lanciano un appello ai candidati alle prossime elezioni regionali. E lo fanno attraverso le parole di Elena Calabria, vicepresidente di Cna Toscana Centro. "La percezione che abbiamo – spiega – è che l’economia reale sia la grande assente da questa campagna elettorale. Abbiamo quindi chiesto ai candidati di porre particolare attenzione a questo tema che per noi è assolutamente strategico". Poi Calabria entra nel merito delle proposte: "Crediamo – prosegue – nella necessità di un piano di ricostruzione della nostra economia. Piano di ricostruzione che Cna Toscana Centro è disponibile a co-progettare e che deve far riflettere sui nuovi modelli di business per il territorio. Dobbiamo puntare sulla manifattura tecnologica di qualità, sull’innovazione e sull’economia circolare".
La vicepresidente di Cna Toscana Centro non tralascia neanche il tema del turismo tra quelli da tenere in particolare considerazione. "Per la vocazione turistica del territorio – le sue parole – crediamo che sia necessario investire ancora di più nel settore o puntare su nuovi progetti. Penso, ad esempio, al cosiddetto turismo d’esperienza".
Poi è la volta delle priorità in termini di infrastrutture: "Teniamo molto al piano degli investimenti per quanto riguarda le infrastrutture. E’ tempo di mettere mano alla terza corsia dell’autostrada, che porta con sé il secondo casello autostradale e una nuova viabilità per quest’area così strategica per le nostre imprese. E ancora il raddoppio della ferrovia nel tratto tra Pistoia e Montecatini, importante volano economico e turismo. Ma non finisce qui: ci sono delle misure che si possono realizzare a costo zero, come la lotta alla burocrazia e tutto quello che ci può aiutare ad abbattere questo ‘mostro’ che mette in ginocchio le nostre imprese".
L’ultima riflessione riguarda i rifiuti. "Su questo tema – conclude Calabria – abbiamo un giudizio non positivo sull’operato della giunta uscente. Manca un piano regionale e si registra un rifiuto ideologico nei confronti della termovalorizzazione. Bene il protocollo sullo smaltimento dei rifiuti tessili, ma adesso è tempo di pensare a dei cambiamenti, magari con un Ato unico e una tariffazione più ‘umana’ per le nostre imprese".