Ex Breda, tre anni per finire le opere

Passa la proroga del Piano in consiglio comunale

L'esterno del cantiere ex Breda

L'esterno del cantiere ex Breda

Pistoia, 15 gennaio 2019 -  Via libera al la proroga della convenzione sulle aree ex Breda , con il voto contrario di Pd, Spirito libero e Pistoia città di tutti . Dopo una lunga e accesa discussione in consiglio comunale, la maggioranza dell’assemblea ha votato sì alla proposta dell’amministrazione Tomasi che ha deciso di allungare i tempi del piano particolareggiato sulla parte est dell’area che rappresenta ancora oggi una ferita al cuore per la città. La scelta arriva dopo un’ampia discussione in commissione urbanistica dove è stato proprio il curatore fallimentare a chiedere all’amministrazione di prorogare i termini, per riuscire a realizzare tutte le opere pubbliche previste dal piano. Proroga necessaria per invogliare gli investitori , società che sarebbero pronte nel giro di qualche mese a riaccendere i motori delle gru. «Ci troviamo davanti ad un’area già parzialmente modificata – ha spiegato in un lungo intervento l’assessore Alessandro Capecchi -Sono stati realizzati due piani da destinare 434 posti auto, è già stato realizzato lo scavo per la spina centrale che porta alle due piazze previste in via Pacinotti. Ci troviamo a dover difendere l’interesse pubblico e quindi l’obiettivo da perseguire è sicuramente quello di portare a completamento le opere.

A questo punto è difficile immaginare una pianificazione diversa nell’area». L’assessore ha spiegato anche che a garanzia del Comune restano comunque 9milioni di euro di fidejussioni che «non sarebbero escusse nel giro di poco tempo se si decidesse di interrompere la convenzione». «Questa giunta – ha detto il sindaco Alessandro Tomasi - cerca di prendere le migliori decisioni possibili per la città. Persegue sempre l’interesse pubblico, come in questa vicenda. Ovviamente l’interesse non è solo quello della curatela ma anche di Sistemi Urbani e Le Professioni (gli ordini professionali), che hanno manifestato più volte l’intenzione di andare avanti; e anche di Inail (le conferenze di servizio sono in corso).

Con il differimento si tenta di aprire una possibilità, quella di trovare un investitore serio che possa concludere la trasformazione di quell’area muovendosi all’interno della convenzione. Per l’amministrazione resta la priorità che siano terminate le opere pubbliche. Sulle aree pubbliche – ha concluso Tomasi – la discussione è aperta, si possono ripensare funzioni a miglioramento del quartiere. Siamo stati chiamati a prendere una decisione, abbiamo approfondito ogni aspetto e predisposto un provvedimento che, in questa situazione, fosse il più utile da seguire per l’interesse della città».