"Biagioli, la produzione resterà a Montale"

Le rassicurazioni del legale che ha curato l’acquisizione di Prada e Zegna. Anche il sindaco preme: "Legame indissolubile"

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di Giacomo Bini

A Montale non si parla d’altro che della svolta avvenuta nella storica azienda Filati Biagioli Modesto, con l’ingresso nel capitale del gruppo Prada e di Ermenegildo Zegna con quote del 40 per cento ciascuno. La famiglia ha mantenuto invece un 15 per cento di partecipazione (il restante 5 per cento sarà del manager Renato Cotto che sarà l’amministratore delegato della società). Il legame della comunità montalese con la ditta Biagioli è fortissimo e il primo pensiero di tutti, dai dipendenti agli operatori dell’indotto, è che il gioiello imprenditoriale di cui Montale è andata sempre fiera non si sposti dal territorio comunale. Da questo punto di vista giungono rassicurazioni molto decise da parte dello studio legale Fiumanò che ha curato l’aspetto contrattuale della complessa operazione.

"L’attività produttiva della Filati Biagioli Modesto – dice l’avvocato Carlo Fiumanò – resterà a Montale e non cambierà la tipologia di attività". Quello della continuità è anche l’auspicio espresso dal sindaco di Montale Ferdinando Betti, che pur con la cautela e il rispetto necessario nel commentare un’operazione imprenditoriale di cui è difficile al momento intravedere le implicazioni, ricorda e sottolinea l’importanza che la Biagioli ha avuto e ha tutt’ora per la realtà economica della zona.

"E’ l’azienda più antica di Montale – dice Betti – ha dato e sta dando lustro alla comunità, ha portato il nome di Montale nel mondo perché da sempre acquista e vende prodotti di assoluta qualità e pregio. Per questo motivo in occasione del centesimo anniversario della sua fondazione è stata insignita del premio ’Il Corbello’ destinato a chi dà prestigio alla comunità di Montale. E’ stata la prima volta che quel riconoscimento è stato conferito non a una persona ma a un’azienda e ai suoi fondatori Arnolfo e Modesto Biagioli".

Lo sbarco a Montale di marchi importanti come Prada e Ermenegildo Zegna è sicuramente un evento di grande rilievo per il mondo produttivo del circondario: "L’arrivo di questi gruppi e nomi di tale livello internazionale – continua il sindaco – in sé non si può che apprendere con soddisfazione e può senz’altro essere di buon auspicio, ma a condizione che naturalmente questa azienda storica continui ad esercitare la propria attività sul nostro territorio, perché ha dato tantissimo e continua a dare anche dal punto di vista dell’occupazione. La Biagioli è importante non solo in termini quantitativi, ma anche in termini di qualità dell’occupazione perché in quella ditta c’è un’esperienza di lavoro e ci sono competenze straordinarie che sono il frutto di una storia produttiva lunga e di notevole livello".

Il sindaco Betti fa presente che le competenze dei lavoratori fanno parte integrante del valore della ditta e sono a fondamento dell’eccellenza dei suoi prodotti. E anche l’amministratore delegato di Prada, Patrizio Bertelli, ha subito sottolineato che i nuovi soci di maggioranza della Biagioli hanno intenzione di "preservare il know how e la tradizione centenaria di un’eccellenza italiana nella produzione di filati pregiati", rivendicando l’approccio sinergico tra due gruppi italiani nel tanto auspicato obiettivo di fare sistema nell’industria della moda italiana e del made in Italy". Al momento, quindi, tutto fa pensare che la nuova era iniziata dalla Biagioli porti, con l’ingresso di Prada e Ermenegildo Zegna, ad un rafforzamento della sua competitività senza rompere il legame storico con la comunità di Montale.