"Bello ritrovare i nostri ragazzi Ma la didattica a distanza è utile"

"La scuola vera è fatta di socialità, è in presenza. Nell’emergenza però serve. una valida alternativa"

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Da oggi di nuovo sui banchi gli studenti più piccoli dalla primaria alla prima media: un rientro dopo oltre un mese di didattica a distanza che ha messo di nuovo alla prova gli insegnanti, con lezioni sincrone, asincrone, messaggi video e audio, computer e internet per non far perdere giorni di scuola e apprendimento didattico ai ragazzi.

"Sono molto contenta di rientrare, come credo il 90 % dei miei colleghi – commenta Sara Lenzi (foto in alto), docente di lettere alla secondaria di primo grado presso l’istituto comprensivo Anna Frank – perché la scuola vera è in presenza, è fatta di socialità, di pacche sulle spalle talvolta". Invece della didattica a distanza cosa ne pensano la maggior parte degli insegnanti? "Nell’emergenza, ben venga la Dad: la salute di tutti è la priorità e il problema del covid19 c’è, inutile negarlo. E se far stare tutti a casa può servire a garantire la comunità, ovviamente ci si deve adeguare. Comunque la scuola è un posto sicuro, i contagi a mio avviso avvengono fuori".

Quali sono state le maggiori difficoltà in questo periodo di lezione da casa?

"Più che di difficoltà parlerei del rischio di abitudine: credo che questa situazione stia togliendo troppo ai più piccoli, più che altro a livello emotivo, non tanto dal punto di vista dell’apprendimento. Si mantiene la relazione anche tramite le lezioni sincrone, ma spero che non emergano problemi più avanti, a causa del periodo di isolamento. Lo dimostra il fatto che i ragazzi, dopo il primo momento di euforia per il fatto di stare a casa, adesso ci dicono che sono contenti di rientrare. Teniamo conto poi che malgrado la scuola abbia fornito i device, non sempre e in ogni luogo la connessione a internet è costante. Specialmente nelle famiglie in cui ci sono più fratelli in Dad, la rete a volte è sovraccarica".

Come sarà questo rientro?

"Intanto si rientra solo con le classi prime della secondaria, quindi dovremo continuare con la Dad ai ragazzi di seconda e di terza. Ma per questo ormai siamo organizzati e l’avevamo già sperimentato a novembre. L’auspicio è che presto tornino anche gli altri nostri studenti in presenza. Ripeto, a scuola ci sono tutte le condizioni per stare in sicurezza. Si prenderanno sempre tutte le precauzioni, facendo qualche piccola rinuncia. Ma la scuola è un servizio e quando è possibile bisogna garantirlo. Trovo più rischiosi altri luoghi dove si fanno assembramenti".

Daniela Gori