
La Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia scende in campo per incentivare l’innovazione delle imprese. Lo fa aprendo un bando, confezionato in collaborazione con Intesa Sanpaolo, denominato "Ricerca applicata e innovazione aziendale", da proporre appunto a imprese, consorzi e associazioni temporanee di imprese della provincia di Pistoia per progetti da svolgere in partnership con università o altri centri di ricerca. In particolare, Fondazione Caript e Intesa Sanpaolo s’impegnano ad erogare contributi per assegni di ricerca della durata di 12 o 24 mesi dell’importo di 25mila euro all’anno, per un importo massimo complessivo di 100mila euro, destinati a laureati magistrali. Un’iniziativa che ha come obiettivo centrale favorire il trasferimento di conoscenze e tecnologia dalla ricerca scientifica alle imprese, in particolare per quel che riguarda progetti di ricerca applicata e innovazione industriale, sia per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi che per migliorare prodotti e servizi già esistenti.
Al fine di favorire un’applicazione concreta, inoltre, i progetti dovranno essere svolti per almeno il 60% della loro durata complessiva nelle imprese o gli altri soggetti che si propongono.
"Con questa novità vogliamo favorire la competitività delle aziende – sottolinea Lorenzo Zogheri, presidente di Fondazione Caript – nella provincia di Pistoia, infatti, ci sono piccole realtà che possono incontrare delle difficoltà nell’accedere alle conoscenze, magari da acquisire a livello di ricerca, ingenerando così un divario tra prodotti, servizi e processi che occorre superare per operare su mercati e in contesti sempre più agguerriti e sempre più proiettati verso l’innovazione".
Per le domande c’è tempo fino al 20 gennaio 2022: bisogna inviare via pec a [email protected] gli appositi moduli compilati.
"Questo bando conferma ancora una volta l’interesse e il supporto che Intesa Sanpaolo da sempre offre al territorio pistoiese – commenta Luca Severini, direttore regionale Toscana e Umbria della banca – sappiamo che il trasferimento di conoscenze e tecnologie dalla ricerca scientifica alle imprese spesso non è automatico, ma assume un ruolo sempre più decisivo nell’incentivare lo sviluppo locale economico, sociale e culturale. Si tratta di un’opportunità che siamo chiamati a cogliere per incentivare le filiere produttive e le eccellenze di distretto che questo territorio esprime".
Alessandro Benigni