"Avete un posto nel mio cuore. Qui ho dimenticato la guerra"

La lettera di un ex soldato americano agli abitanti di Prunetta e Prataccio. "Grazie per averci ricordato, perché non vi abbiamo mai dimenticato"

John Todd, figlio dell'ex soldato Donald, alla rievocazione a Prunetta

John Todd, figlio dell'ex soldato Donald, alla rievocazione a Prunetta

Prunetta e Prataccio (Pistoia), 19 luglio 2018 – Questa è la storia di un’amicizia. Talmente grande che nemmeno migliaia di chilometri di distanza e un oceano di mezzo hanno saputo interrompere. Da una parte c’è Donald Franklin Todd,  ex soldato scelto, oggi 93enne, della “10th Mountain division” dell’esercito statunitense che, durante la Seconda guerra mondiale, si trovò a combattere lungo la Linea Gotica sulla montagna pistoiese. Dall’altra ci sono i paesani di Prunetta e Prataccio che a quei soldati, giovani e spesso spaventati, dettero piena ospitalità, dividendo con loro quel poco che avevano da offrire: non certo luci scintillanti o incredibili spettacoli. Ma un tetto, magari malmesso, e qualche pasto tiepido, da spartire con la gente del posto. Poco, ma che durante la guerra può essere tutto. Quei due piccoli borghi dell’Appennino pistoiese, utilizzati come retrovia, rappresentarono infatti per i soldati un’oasi di pace dagli spari e le violenze della guerra.

Quel legame speciale con la gente di Prunetta, Donald Todd, non l’ha mai dimenticato: anzi ne ha parlato ai figli e ai nipoti.  E veniamo dunque ai giorni nostri, circa settant’anni dopo quegli eventi. Precisamente a sabato 14 luglio quando John Todd, figlio dell’ex soldato Donald, dopo aver preso un aereo da Denver e aver affrontato un viaggio di circa trenta ore in tutto, è arrivato finalmente a Prunetta. E qui ha potuto abbracciare, con tanta emozione, la gente di quei luoghi dove il padre e i suoi compagni di armi si erano sentiti “a casa”. L’occasione per questo bellissimo incontro è stata la rievocazione storica “La Retrovia” , organizzata per il 14 e 15 luglio scorsi dalle proloco di Prunetta e Prataccio assieme all’associazione Linea Gotica pistoiese. Un evento nato proprio dai contatti scaturiti a seguito del ritrovamento casuale su internet, da parte di Michele Chiappini della proloco di Prunetta, delle foto scattate da Donald a Prunetta nella Pasqua del 1945. Foto che, alcuni anni fa, il nipote Stanton Paddock ha rielaborato in forma di video, per la sua tesi di laurea. Donald non ha potuto partecipare di persona alla rievocazione. Ma non ha mancato di far sentire la propria vicinanza con una toccante lettera che, nell’occasione, ha fatto pervenire “alle gente di Prunetta e Prataccio”.

“Sebbene sia nato a più di settemila chilometri di distanza, i vostri paesi hanno un posto speciale nel mio cuore – scrive l’ex soldato – il poco tempo che ho trascorso nella vostra terra e con la vostra gente ha avuto un impatto enorme sulla mia vita”. Parole sentite, sincere. Nell’ascoltarle, durante la conferenza storica di sabato 14 luglio a Prunetta, più di un volto si è rigato di lacrime. “Ora ho 93 anni – prosegue Donald nel suo scritto – ma più di settant’anni fa ero un soldato scelto nella decima divisione di montagna. Ero giovane, impaurito, desideroso di avventure e non sapevo cosa significasse la guerra. Per i generali, la vostra terra era un posto su una mappa, da utilizzare tatticamente come area di sosta, come ospedale e come deposito di rifornimenti. Ho capito la strategia di guerra solo anni dopo …il nostro compito era combattere e muoverci sempre avanti. Dei 13mila uomini che arrivarono sulle coste italiane, ne lasciammo circa mille con voi”.

Per noi Prunetta – scrive ancora Todd - rappresentava un luogo di sicurezza, di riposo, di normalità prima e dopo il calvario della battaglia. Il tempo che ho passato con i miei amici nei vostri piccoli paesi di montagna è il ricordo più toccante della guerra. Nelle vostre strade strette non dovevamo preoccuparci della vita o della morte. Eravamo liberi di essere ciò che eravamo: solo un gruppo di amici. Sono questi i ricordi che sono rimasti nei decenni, dopo che i cannoni hanno taciuto”. Ricordi che Donald ha condiviso, una volta tornato negli Stati Uniti. “Dopo la guerra – prosegue nella lettera alla gente di Prunetta e Prataccio– ho frequentato un corso d’arte al college. La prima cosa che abbia mai dipinto è stato un paesaggio di Prunetta. Questa è stata solo la prima di una serie di opere d’arte che ho realizzato e che la vostra terra mi ha ispirato. Chiunque ci vive o l’ha visitata sa che è bella. Questa bellezza va oltre i bei paesaggi e risiede nelle anime della gente. Anche quando avevate poco, come negli anni della guerra, lo avete condiviso con noi insieme alla vostra amicizia e ad una calorosa accoglienza. Eravamo adolescenti giovani e impressionabili; le vostre lezioni di vita sono sopravvissute in noi”.

Donald Todd racconta di essere tornato a Prunetta più di una volta dal 1945. “Quando il mio nipote più grande (Stanton, ndr) aveva 15 anni, nel 1996, venne con me in Italia– scrive –gli amici conosciuti cinquant’anni prima erano ancora lì! Portai con me le foto che avevo scattato la domenica di Pasqua del 1945. La mia unità, infatti, trascorse una breve pausa dalla prima linea a Prunetta e mi capitò di avere la mia macchina fotografica. Le foto catturarono i miei ricordi della guerra e di Prunetta: sorrisi, amici e camerati. I residenti di Prunetta riconobbero immediatamente i loro amici, la famiglia e riconobbero anche se stessi nelle mie foto di mezzo secolo prima!”. Quindi la toccante chiusura: “A distanza di decenni – riprende l’ex soldato nella sua lettera – ho capito cosa avete rappresentato per noi. È stato allora, mentre parlavo con i vecchi e le donne che erano bambini quando scattai quelle foto, che ho capito cosa noi soldati abbiamo rappresentato per voi".

"È con questo spirito che faccio un plauso al vostro evento di rievocazione – conclude Donald - Grazie per averci ricordato, perché non vi abbiamo mai dimenticato”. Una frase quest’ultima che dice tutto. E che resterà incisa per gli anni a venire non solo nelle menti dei paesani, ma anche su una targa commemorativa alla “10th Mountain division” che l’amministrazione comunale ha inaugurato domenica scorsa nei giardini di Prunetta.