Associazioni in crisi per i carburanti "Gli aiuti? La Regione faccia presto"

Misericordia e Croce Verde aspettano risultati concreti dal tavolo aperto con la giunta toscana "Nessun rischio di chiusura per ora, ma agosto sarà un altro mese molto impegnativo per noi"

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Intanto una soluzione tampone che possa contenere le difficoltà più stringenti, per poi arrivare a una riforma più strutturata del sistema di emergenza-urgenza assieme a tutta quella costellazione di associazioni che a questo servizio, tra i più esposti in termini economici, ruotano attorno. Il caro carburante continua ad essere la piaga più dolorosa per il mondo dell’associazionismo che, con sempre più fatica, continua ad erogare servizi pur nel pieno di difficoltà che ormai si trascinano da mesi, in attesa che qualche segnale istituzionale arrivi. Cosa che in questi giorni sembra intravedersi all’orizzonte.

"Ci sono stati gli incontri tra la Regione e i nostri organi confederativ – spiega il direttore dei servizi della Misericordia di Pistoia, Riccardo Fantacci, che proprio su La Nazione aveva rivolto l’accorato appello affinché le istituzioni accorressero in aiuto, denunciando spese carburante per 18mila euro al mese –, Sono state avanzate delle proposte che dovrebbero dare un supporto importante. Il rischio chiusura al momento a Pistoia, come sta accadendo altrove, non sussiste, neppure delle realtà più piccole. Si resiste con fatica, anche grazie alla solidarietà delle persone che ci riconoscono l’importate supporto svolto da sempre, più che mai in pandemia. L’agosto alle porte, fermo restando che le trattative vadano a buon fine e i risultati siano tangibili, sarà quantomai impegnativo, in particolare per il caldo e la pressione crescente cui il mondo del volontariato è sottoposto. Defezioni tra i volontari? Nessuna, a dire il vero: restiamo nell’ordine dei 350-400 alternati nelle varie turnazioni, con qualche assenza naturale per via delle vacanze. Ci aiuta questa sorta di ‘gemellaggio’ con la Misericordia all’Isola d’Elba: alcuni nostri ragazzi prestano servizio laggiù per una settimana. La mattina volontari in servizio, il pomeriggio al mare. Se lo meritano. E noi siamo contenti per il bagaglio di conoscenze che portano a supporto dell’attività isolana".

Lo schieramento dei volontari è significativo anche in casa Croce Verde, anche se gli allontanamenti ci sono stati, seppur risalenti a scelte datate: "I nostri volontari sono principalmente anziani e l’aumento dell’età pensionabile ci ha certamente penalizzati negli anni – dice Salvatore Scarola per l’associazione –. Preoccupante è il capitolo caro carburante: con quasi settanta mezzi in strada ogni giorno si comprende la difficoltà a contenere le spese, aumentate visibilmente. Nessuno di noi si è tirato indietro rispetto alle richieste che arrivano. E consideriamo che si parla di servizi sempre e comunque a rimessa. Soffriamo molto, allunghiamo altri tipi di pagamento, insomma resistiamo ma il collasso per tutti non è lontano: le istituzioni trovino al più presto una soluzione". linda meoni