LampaDani, da un mercatino al successo: "Così ho realizzato il mio sogno"

Nuova casa in via Campana per l'azienda guidata da Daniele Beconcini specializzata nella produzione di lampade in ferro battuto. "Ora con l'on line vendite anche in Europa e America"

Daniele Beconcini, anima e braccia di LampaDani (Acerboni/FotoCastellani)

Daniele Beconcini, anima e braccia di LampaDani (Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 21 novembre 2019 - Evocano mondi fantastici, quasi prendono vita nell'atto dello sbocciare, alimentate anche se artificialmente da una fonte di vita, la luce, che ben si sposa con il loro concetto di sopravvivenza in natura. Sono i fiori che si fanno lampada, inconfondibile marchio di fabbrica dei “LampaDani”, azienda artigiana guidata da Daniele Beconcini, 40 anni, specializzata nella lavorazione del ferro che tra le sue mani diventa sì lampada, ma anche oggetti d’arredo dei più disparati: dai letti ai mobiletti, passando per tavoli, sedie, specchi, panchine, portaombrelli e appendiabiti, fino a tutto ciò che il gusto, la fantasia e l’artigianalità possono suggerire e consentire. Oggi i “LampaDani” cambiano casa e dal negozio in zona stazione approdano in Sant’Agostino, via Dino Campana 162, con una festa inaugurale aperta a tutti sabato 23 novembre dalle 16 alle 21. L’occasione è quella giusta per riavvolgere il nastro e ripercorrere quindici anni di cammino che hanno consentito a Daniele di realizzare quel sogno di creatività che coltivava da tempo.

“Sono partito nel 2001 con un mercatino al Pistoia Blues – ricorda –. Non sapevo lavorare il ferro ancora, ma in me pulsava forte il desiderio di creatività. Vendevo lampade, erano forme semplici, essenzialmente geometriche. Nonostante l’inesperienza artigiana la gente mi premiò in qualche modo: il mercatino andò bene, oltre ogni aspettativa, e pochi mesi più tardi decisi di lasciare il mio lavoro da dipendente per dedicarmi totalmente a questa nuova avventura”. Per sei anni Daniele ha partecipato a mercatini e appuntamenti artigiani dei più disparati, aggiudicandosi anche dei riconoscimenti (come il premio Artigianato Vivo nel 2010), facendosi conoscere e implementando mattone dopo mattone la sua conoscenza manuale, fino a specializzarsi totalmente nella lavorazione del ferro. “Sono sempre stato un assiduo della stanzina degli attrezzi del mio babbo – dice Daniele –, se ho preso confidenza con il ferro è stato grazie a lui”. Nel 2007 ecco l’apertura del vecchio negozio di via Monfalcone, il sito internet (www.lampadani.it) e poi lo shop on line insieme ai social – Pinterest in particolare -, autentici passaporti per il mondo: oggi le lampade dei “LampaDani” sono vendute sì in Italia, ma anche in Europa e in America.

Daniele durante la lavorazione (Acerboni/FotoCastellani)
Daniele durante la lavorazione (Acerboni/FotoCastellani)

I soggetti protagonisti dei prodotti made in “LampaDani” sono dei più disparati, ma è certo il fiore ad evocare maggiormente l’identità dell’azienda. “I motivi sono due – spiega Beconcini – e sono riconducibili in primis alla naturale forma dell’oggetto lampada, che nel suo slancio verso l’alto suggerisce già di per sé la forma del fiore. Poi c’è un motivo legato al gusto: adoro le lampade marocchine, l’art nouveau, lo stile tiffany e il mondo fantasy, fiabesco, pensato per i bambini ma adatto anche agli adulti”. Lo store propone modelli confezionati da Daniele, ma le possibilità di personalizzazione sono infinite, a partire dai materiali prescelti, che sono sempre ferro e carta da corteccia di gelso. “Nel nuovo spazio di via Campana ci sono tanti progetti in cantiere ai quali sto già lavorando – conclude Daniele –, ma anche fuori da qui le idee non mancano. Prima fra tutte la partecipazione per la prima volta il prossimo anno alla Mostra dell’artigianato di Firenze, apprezzata vetrina per il nostro settore”.