Arbitro aggredito durante la partita. "Un incontro per chiedergli scusa"

Iniziativa del Pistoia Nord. Il figlio calciatore ha fermato il babbo scatenato

Ancora violenza sui campi

Ancora violenza sui campi

Pistoia, 5 novembre 2018 -  «L’episodio, deprecabile, censurabile, per il quale chiediamo scusa al direttore di gara e a tutti i presenti sul terreno da gioco e sulle tribune, ha danneggiato anche noi». I dirigenti del Pistoia Nord, all’unisono, si rammaricano per l’aggressione all’arbitro da parte di un genitore-tifoso della loro squadra, con conseguente sconfitta a tavolino (3-0) e un’ammenda di 900 euro alla stessa società decise dal giudice sportivo.

«Il genitore, tra l’altro una persona fino a qui sempre equilibrata, non è un nostro tesserato. È solo un sostenitore», precisano dalla società. Come dire, anche il Pistoia Nord è una vittima di questa brutta vicenda. Non solo.

«Siccome giocavamo in trasferta, non erano presenti molti dei nostri dirigenti. Quelli che c’erano, erano disposti nella zona delle panchine, dalla parte opposta rispetto a quella dove si sono svolti i fatti. Nessuno si sarebbe aspettato quello che è poi successo, proprio perché eravamo in vantaggio e il nostro calciatore, reo di aver commesso un fallo sul portiere e successivamente ammonito dall’arbitro, aveva subito chiesto scusa all’estremo difensore e al direttore di gara. A fermare il ‘genitore-tifoso’, che ha scavalcato la recinzione repentinamente cogliendo tutti di sorpresa, è stato proprio il figlio calciatore. Figlio che, a quanto ci raccontano, è stato il primo a dispiacersi di quello che era accaduto».

Si è scoperto, inoltre, che l’arbitro aggredito è stato un giocatore del Pistoia Nord: «Il ragazzo è stato un nostro tesserato – proseguono i dirigenti –, sarebbe stata l’ultima persona al mondo che avremmo contestato. Per questo, oltre ad aver perso la gara e visto comminata l’ammenda, abbiamo subìto un danno di immagine. Chi ha appreso la storia, potrebbe pensare che il nostro sia un ambiente non favorevole per fare calcio. E invece tutti sanno che il nostro sodalizio, anche per il luogo nel quale opera, è da sempre impegnato nel sociale».

Il Pistoia nord, è ufficiale, non farà ricorso nei confronti della sentenza del giudice sportivo. Nel frattempo ha maturato un’idea: «Siccome la Figc invita le società a organizzare incontri coi familiari, con lo psicologo dello sport, con gli arbitri, dando loro un punteggio, e noi abbiamo sempre aderito con entusiasmo a questa iniziativa, a fine stagione abbiamo intenzione di allestire un incontro in cui inviteremo il direttore di gara aggredito. Sarà un modo per chiedergli scusa». Perché è indubbio che la storia sarebbe potuta finire peggio, come ha ammesso anche il responsabile della sezione Aia di Pistoia, Massimo Doni, se il pugno sferrato avesse raggiunto il volto del direttore di gara.