È arrivato il via libera del consiglio comunale di lunedì scorso alla variante urbanistica per la realizzazione del nuovo stabile per i volontari della Misericordia nell’area dell’ex villa Martino Bianchi, a ridosso della parrocchia de La Vergine. Un complesso che consentirà di riorganizzare la zona per l’Arciconfraternita con i servizi di emergenza-urgenza ed il parcheggio delle ambulanze che viene spostato dalla collocazione attuale alla zona più a sud che dovrà collegarsi con la viabilità ordinaria attraverso via Peloni, via Rafanelli e l’immissione in via Bonellina dalla nuova rotonda. Il voto è stato pressoché unanime: ventotto favorevoli e tre astenuti (il gruppo di Pistoia Ecologista Progressista al completo coi consiglieri Mattia Nesti, Francesco Branchetti e Greta Bonacchi) sui trentuno presenti in aula. Dopo che il tema è stato affrontato nell’apposita commissione urbanistica, quindi, il dibattito si è spostato in consiglio con la convergenza pressoché totale di tutte le forze politiche. A presentare il documento ci ha pensato l’assessore Leonardo Cialdi che ha ricordato la portata dell’intervento che andrà a sanare un "vuoto urbanistico" per il quartiere riqualificando una zona che oggi è composta da un ex segheria, lavatoi caduti in disuso e varie coperture in eternit. "Ho appreso dalla stampa dell’accordo raggiunto fra Misericordia e parrocchia e dell’incontro che c’è stato coi cittadini – conferma Cialdi, alla luce anche delle notizie riportate nei giorni scorsi da La Nazione sulle proprie colonne – si raggiunge inoltre lo scopo di far edificare il meno possibile visto che andremo sotto la metà di quanto era previsto inizialmente. Inoltre, sulla copertura del nuovo stabile saranno installati pannelli fotovoltaici che garantiranno l’autosufficienza dei locali dal punto di vista energetico e, infine, per la viabilità non è in discussione l’assetto della zona". Nel dibattito si è parlato "di un qualcosa che fa bene alla città" per Matteo Giusti (Pd) che, da presidente della commissione urbanistica, ha ripercorso anche tutto l’iter per arrivare all’approvazione. E si è messo in evidenza anche il problema delle sirene accese: "ma ricordiamoci che la Misericordia ha un solo mezzo per l’emergenza e non sempre parte dalla sede operativa: c’era già stato un accordo a suo tempo per uscire su via Bonellina senza accendere le sirene, penso si potrà fare allo stesso modo" l’aggiunta di Francesco Pelegalli (Fdi). Adesso, dopo l’approvazione del consiglio comunale, la palla passa alla Misericordia che dovrà proseguire con la progettazione definitiva e le risorse da trovare, intorno ai tre milioni di euro, per la realizzazione del complesso. S.M.