"Signora, devo igienizzare le sue tubature perché dopo l’intervento che stanno facendo in fondo alla strada è entrata una sostanza inquinante che deve essere immediatamente tolta onde evitare ulteriori problemi". La mattinata da incubo in mano a due truffatori professionisti è iniziata così per una anziana signora che vive a Lo Sperone e che, giovedì scorso, si è resa conto troppo tardi di essere stata raggirata. Una azione studiata, dai malviventi, nei minimi dettagli: l’abitazione di una persona di una certa età che vive da sola, l’orario non di punta per destare meno attenzioni, probabili appostamenti per vedere i movimenti nel quartiere e, soprattutto, trovare la scusa giusta. Nella zona, all’incrocio tra via Erbosa e via di Canapale verso via Fiorentina, da una decina di giorni il traffico è interdetto perché una parte dell’asfalto non era più in sicurezza visto che il condotto fognario sottostante aveva ceduto. Operai al lavoro, mezzi in azione, insomma il trambusto non manca. Ed è così che uno dei truffatori ha suonato al campanello dell’anziana signora, vestito con la tuta da operaio, spiegandogli che proprio a causa di quei lavori alcune sostanze inquinanti erano entrate nelle tubazioni dell’acqua che dovevano essere immediatamente igienizzate per non avere inconvenienti. E se, lì per lì, la situazione poteva essere strana, ecco che entra in scena il secondo truffatore: vestito di tutto punto con la divisa da carabiniere, con tanto di cappello ed il tradizionale pennacchio, intima alla malcapitata di mettere gli oggetti preziosi che aveva in casa dentro un sacchetto e chiuderlo nel frigorifero perché sarebbe stata spruzzata una sostanza nociva che poteva sciupare i monili d’oro presenti in casa. Di fronte al comando arrivato direttamente da chi si finge un uomo dell’arma, le ultime difese cadono e la donna ha, così, eseguito quanto richiesto senza rendersi conto che si trovava nell’ultimo atto di una vera e propria trappola. Non contenti, l’acido che doveva servire per disinfettare i tubi è stato effettivamente spruzzato nella stanza d’ingresso tanto che la padrona di casa, infastidita dall’odore e con la gola secca, è dovuta uscire in terrazza. E a quel punto gli altri due hanno potuto agire indisturbati, portare via la borsa dal frigorifero con dentro qualche migliaia di euro di valori fra oro e soldi e darsela a gambe. E solo dopo che l’effetto della sostanza nociva è finito, la donna si è accorta che qualcosa non andava: i due erano immediatamente spariti e così è scesa in strada per andare a chiedere agli operai (veri) al cantiere se la storia fosse vera e gli hanno, purtroppo per lei, detto di no. Una volta rientrata in casa, nel frigorifero non c’era più nulla. E’ scattata la denuncia ai Carabinieri ma, soprattutto, l’amarezza per aver perso collane e preziosi che avevano un valore affettivo inestimabile. Che, per i truffatori senza scrupoli, valgono solo il prezzo che incassano da qualche ricettatore. Saverio Melegari