Amianto ingerito? "Non è nocivo", ma è polemica

Il centro Vettori interviene sulle tubature di Publiacqua

Publiacqua (Acerboni/FotoCastellani)

Publiacqua (Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 15 ottobre 2014 - Tubature di Publiacqua in amianto. Si accende, in città, il dibattito sulla potenziale pericolosità della fibra a contatto con l’acqua che arriva nelle case dei cittadini . Dopo la denuncia dell’ex assessore all’ambiente, Ginevra Lombardi, che ha denunciato la presenza di chilometri di tubature Publiacqua fatte ancora di cemento-amianto, onde e vitare allarmismi, è intervenuto il centro di documentazione « Marco Vettori » che da anni si occupa di ricerche specifiche sulla sostanza k iller, se inalata.

"Per quanto riguarda la pericolosità dovuta all’ingestione dell’amianto, l’ Oms, o rganizzazione m ondiale della s anità , ha dichiarato che non esiste alcuna prova seria che l’ingestione di amianto sia pericolosa per la salute — spiegano i ricercatori — e non è stato ritenuto utile stabilire un valore guida fondato su delle considerazioni di natura sanitaria, per la presenza di questa sostanza nell’acqua potabile" . Nessun pericolo provato, quindi, ma comunque l’ obiettivo da perseguire è quello elimare definitivamente le trutture in amianto . " L’Italia mise al bando tutti i prodotti contenenti amianto, vietando l’estrazione, l’importazione, la commercializzazione e la produzione di amianto e di prodotti contenenti amianto, fissando un limite per la dismissione al 28 aprile 1994 — scrive il centro di documentazione — . È da notare che la norma non si limita a prescrivere la cessazione dell’impiego dell’amianto, ma mette in evidenza alcuni problemi considerati particolarmente rilevanti per la salute pubblica, in relazione alla presenza nell’ambiente di prodotti di amianto installati precedentemente all’entrata in vigore della legge. In particolare il Ministero della s alute con la c ircolare m inisteriale 42 del 1986 spiega che le acque particolarmente acide costituiscono un elemento di criticità, in quanto possono determinare la liberazione di fibre di asbesto contenute nelle tubazioni realizzate in cemento-amianto" .

Non è d'accordo Ginevra Lombardi, che sottolinea invece come il parlamento europeo abbia recentemente affermato che l’amianto ingerito potrebbe essere nocivo alla salute. "Tutti i tipi di malattie legate all’amianto, come il tumore al polmone e il mesotelioma pleurico – causati dall’inalazione di fibre di amianto — scrive Lombardi citando il documento europeo — ma anche diversi tipi di tumori causati non soltanto dall’inalazione di fibre trasportate nell’aria, ma anche dall’ingestione di acqua contenente tali fibre, proveniente da tubature in amianto, sono stati riconosciuti come un rischio per la salute e possono insorgere dopo alcuni decenni, e in alcuni casi addirittura dopo oltre quarant’anni".

Publiacqua , intanto, fornisce dati più precisi sulla questione. Nel territorio di competenza del gestore sono presenti più di 200 chilometri di tubature in cemento-amianto . Per sostituirle interamente servirebbero circa 200 milioni di euro. Una cifra al ribasso che non tiene conto di diverse spese che vanno messe in preventivo . " Non abbiamo mai fatto un piano finanziario per questo tipo di problema — spiegano dall’azienda — E’ l’Ato che deve chiedercelo e nessuno ha mai sollevato la questione" .

L’ Asl, responsabile delle analisi sull’acqua che beviamo, ha infine fatto sapere, interpellata, che, non sono previste analisi per la ricerca di amianto nell’acqua poichè le direttive indicano che la sostanza ingerita non è nociva per la salute.

Michela Monti