Caso Alival, l'azienda diserta il tavolo in Regione. "Gravissimo"

Ponte Buggianese, ottanta famiglie aspettano di conoscere il loro destino

Il sindaco di Ponte Buggianese Tesi alla Alival per la protesta dei lavoratori

Il sindaco di Ponte Buggianese Tesi alla Alival per la protesta dei lavoratori

Ponte Buggianese (Pistoia), 10 maggio 2022 - Un comportamento gravissimo che denota mancanza di rispetto verso lavoratrici, lavoratori e istituzioni. E rappresenta una ferita profonda nella storia recente delle vertenze occupazionali della Toscana. È il giudizio duro, in una nota, della Regione Toscana sull'assenza della proprietà alla prima riunione del tavolo sulla questione Alival, che si è svolta nel pomeriggio.

Il gruppo Castelli, controllato dalla multinazionale Lactalis, nel giorno della scorsa Pasquetta, si spiega ancora, ha annunciato la chiusura degli stabilimenti italiani sia in Toscana, a Ponte Buggianese in Valdinievole (oltre ad alcuni esuberi nel sito di Santa Rita di Cinigiano in provincia di Grosseto), sia in Calabria, comunicando il licenziamento a tutti i dipendenti.

In Toscana la vicenda riguarda il destino di oltre 80 famiglie. Alla riunione del tavolo erano presenti le Rsu, i livelli regionali e provinciali di tutte le organizzazioni sindacali, i sindaci dei due comuni toscani coinvolti, e, per la Regione, il consigliere per il Lavoro e le crisi aziendali del presidente Giani Valerio Fabiani, l'assessora al Lavoro Alessandra Nardini, nonché l'Unità di crisi regionale e Arti.

"È la prima volta in una vertenza che la proprietà, adducendo motivazioni pretestuose, non si presenta al tavolo regionale", sottolinea Fabiani, che assieme all'assessora Nardini si dicono "esterrefatti per questo atteggiamento".

I rappresentanti dell'amministrazione regionale ribadiscono che la chiusura dei siti e i licenziamenti vanno evitati. "Strumenti e alternative per scongiurare l'esito peggiore della vertenza ci sono - afferma l'assessora Nardini - e anche per questo abbiamo rinnovato all'azienda l'invito a presentarsi al confronto".

Inoltre, secondo Nardini e Fabiani, l'impatto della vertenza su territori di due diverse Regioni rende sempre più opportuno e urgente l'apertura di una tavolo da parte del Ministero dello Sviluppo economico. Infine, l'assessora Nardini si è presa l'impegno di avviare contatti anche con la Regione Calabria affinché si possa percorrere insieme una percorso comune verso una soluzione positiva della vicenda.