Caso Alival, "Ora viviamo nell’incertezza totale. Per noi non c’è nulla da festeggiare"

La chiusura di Alival nel 2023 preoccupa operai e istituzioni: si spera nel tavolo regionale con la proprietà. Una delegazione sfilerà in centro a Pistoia, mentre l’Ugl porta la protesta anche a Bruxelles

Il sindaco di Ponte Buggianese Tesi alla Alival per la protesta dei lavoratori

Il sindaco di Ponte Buggianese Tesi alla Alival per la protesta dei lavoratori

Ponte Buggianese (Pistoia), 1 maggio 2022 - È un primo maggio all’insegna dell’incertezza per il futuro quello che celebrano oggi i 78 dipendenti di Alival, l’azienda che produce mozzarelle e pezzi di pecorino, destinata a chiudere nel primo trimestre del prossimo anno. Dopo lo sciopero e il presidio organizzato davanti alla sede di via del Porrione a Ponte Buggianese, i lavoratori sono tornati a lavorare, come conferma il sindaco Nicola Tesi.

"Chiaramente – precisa – la loro situazione resta incerta, anche se non c’è disperazione. Siamo fiduciosi di poter risolvere questa complicata vicenda grazie all’attivazione del tavolo in Regione. Attendiamo insieme ai 78 lavoratori lo sviluppo di questa procedura. La convocazione a Firenze dei rappresentanti di Lactalis, la multinazionale francese a cui fa riferimento Alival, è senza dubbio un fatto importante". Oggi, in occasione della manifestazione del primo maggio a Pistoia, i dipendenti dell’azienda sfileranno con uno striscione. La scelta degli operai è nata per ribadire l’orgoglio del proprio lavoro, che ha portato Alival a essere per tanti anni un’eccellenza del settore alimentare in Italia. Come hanno dichiarato diversi dipendenti durante il presidio organizzato nei giorni scorsi, non sarà certo l’interesse di una multinazionale a cancellare tutto questo.

Nella manifestazione davanti alla fabbrica i lavoratori più anziani, ai quali mancano due o tre anni alla pensione, hanno espresso maggiore preoccupazione per chi in teoria dovrebbe restare ancora diversi anni. Una solidarietà forte, come solo quella tra chi lavora duramente fianco a fianco ogni giorno può essere. L’incertezza, nonostante l’impegno di istituzioni e sindacati e la voglia di lottare, regna sovrana, come sottolinea Francesco Baccanelli, segretario di Flai-Cgil.

"La Regione – ricorda – ha preso subito in carico la situazione, attivando un tavolo di crisi. In questi giorni, i lavoratori vivono nell’attesa di quello che potrà accadere. Questo non è affatto bello, soprattutto nel giorno in cui viene festeggiato il lavoro". Carla Ciocci, responsabile nazionale di Ugl-agroalimentare e reggente provinciale a Pistoia, mette in evidenza quanto valore perde il primo maggio davanti alla situazione in cui si trovano i dipendenti di Alival.

"La festa del lavoro – sottolinea – dovrebbe simboleggiare la costruzione del futuro per i cittadini, mentre in questo caso viene prospettata la chiusura di un’azienda fonte di vita per chi ha dedicato tanti anni al suo interno. I dipendenti son ben consci dei rischi concreti che corrono. Al momento, la situazione è molto incerta. Siamo uniti in questa diffice battaglia. L’Ugl è a Bruxelles, per ricordare all’Ue la necessità di portare avanti politiche efficaci per tutelare i lavoratori".

Daniele Bernardini