Aggrediti da tre ragazzini in piena notte. "In centro l’ora di chiusura è un incubo"

Alta tensione in via del Giglio. Due ristoratori raccontano: "Hanno scagliato una bottiglia contro la vetrina, poi ci sono venuti addosso"

Controlli nel centro di Pistoia

Controlli nel centro di Pistoia

Pistoia, 27 agosto 2021 - «Sono le 1.30 di venerdì sera, chiudi il locale dopo una giornata piena e calda e mentre sogni soltanto il tuo letto ti ritrovi nel dehor un gruppo di ragazzi che si sta divertendo a strappare le foglie delle piante e tirare bottiglie alla vetrina. Nel momento in cui chiedi di smettere vieni incollata al muro da tre di loro, ventenni, che in maniera molto aggressiva ti dicono che non se ne vanno e che se vogliono quelle bottiglie continuano a buttarle dove preferiscono. Col cuore che va un po’ più veloce del normale si riescono ad abbassare i toni, purtroppo ti rendi anche conto di vivere il momento della chiusura in grande insicurezza". È lo sfogo di una ristoratrice del centro storico, Anna Lucia Capo, che insieme al compagno, Giuseppe D’Erasmo, gestisce il ristorante D’Era Bistrot, di via del Giglio, nel centro storico di Pistoia, vicinissimo a La Sala.

Venerdì notte, al momento della chiusura, entrambi hanno subito un’aggressione da parte di un gruppo di ragazzi che, solo grazie al forte autocontrollo dei due ristoratori, non è finita male. "Stavamo chiudendo, io stavo rimettendo le sedie dentro al locale – racconta Anna Lucia – e ho visto un ragazzo che si divertiva a strappare le foglie dalle piante che abbiamo davanti al ristorante e poi ha tirato un calcio ad una bottiglia, gettandola contro la vetrina del locale. Io gli ho detto di non farlo. In quel momento però sono arrivati altri due ragazzi e sono andati verso Giuseppe, il mio compagno. Siccome lui è un pugile tesserato e io non volevo che la cosa degenerasse, tra l’altro nella via in quel momento eravamo soli, perché a quell’ora non stava passando più nessuno, mi sono messa in mezzo tra i tre ragazzi e il mio compagno. A quel punto loro ci sono venuti addosso, dicendo che non gli importava niente, che avrebbero continuato a fare quello che volevano, intanto uno di loro a cominciato a tirare degli schiaffi in faccia a Giuseppe. Sono arrivate anche due ragazze che erano in fondo alla via con altri componenti del gruppo, in tutto una decina, ed hanno cercato anche loro di fermare i tre più aggressivi. I toni però non si sono abbassati. Allora ho tirato fuori il cellulare, e ho detto che avrei chiamato i carabinieri. Solo in quel momento il ragazzo che aveva cominciato tutto è diventato un pochino più lucido e sostanzialmente la cosa è finita lì. Noi ce ne siamo andati e il giorno dopo (ieri, per chi legge) siamo tornati a vedere se erano stati fatti danni al locale, ma era tutto apposto".  

Anche il racconto del compagno di Anna Lucia ripercorre gli attimi di tensione in centro, non certo i primi nelle ultime settimane. Basta ricordare i continui riferimenti che si trovano anche sui social alla "malamovida" del fine settimana, purtroppo sempre con gruppi di ragazzini protagonisti. "È stata una situazione che non avevo mai vissuto – afferma Giuseppe D’Erasmo – una situazione bruttissima. Chiediamo maggiori tutele, anche perché a lavorare nel locale abbiamo tutte ragazze e non possiamo ritrovarci a dover fronteggiare momenti come quelli vissuti l’altra sera". La coppia di imprenditori non ha sporto denuncia: "Ma abbiamo chiamato i carabinieri quando siamo arrivati a casa, solo per segnalare l’accaduto – riprende Anna Lucia – e per far presente che noi ristoratori del centro, visto che purtroppo il nostro non è un caso isolato, abbiamo bisogno di supporto al momento della chiusura, quando sul posto non rimane nessuno, salvo i malintenzionati. Non serve che ci siano le ronde la sera alle 21, quando in giro ci sono solo famiglie, serve attenzione quando le attività chiudono i locali e la cassa, perché bisogna poter chiudere con serenità. L’orario in cui c’è più bisogno di presenza delle forze dell’ordine è da mezzanotte alle 1.30, non prima. E’ risaputo che le vie del centro, dopo una certa ora, diventano luogo di scontri e risse. Credo che basterebbe un’auto delle forze dell’ordine di ronda per le vie del centro in quell’arco di tempo per evitare questo tipo di situazioni".  

pa.ce.