Addio Usca, ora arriva il team mobile Uca

Pronto il riassetto dell’assistenza sul territorio e a casa: ciascuna unità sarà composta da un medico e un infermiere ogni 100mila abitanti

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C’è una nuova sigla, nella vasta gamma delle abbreviazioni sanitarie, a cui dovremo fare l’abitudine, fra qualche giorno. Le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale), che hanno legato il loro nome alla fase più acuta dell’emergenza sanitaria dovuta al covid, scompariranno dal 30 giugno prossimo per lasciare il posto alle Uca: Unità di continuità assistenziale. Le Usca hanno rappresentato il forte appoggio alla medicina generale e territoriale per affrontare, casa per casa, gli aspetti domiciliari della cura del covid. Nel nuovo contratto di medicina generale, e in base al decreto del 22 maggio 2022 (il numero 77), che disciplina il nuovo assetto dell’assistenza territoriale, al paragrafo 7 si parla proprio di questa "équipe mobile distrettuale". Lo standard è di un medico e di un infermiere ogni centomila abitanti. Facile prevedere quante sarebbero in provincia. Il contratto, tra l’altro, prevederebbe una cifra minore rispetto all’incarico Usca e potrebbe essere meno allettante per i professionisti che vedrebbero invece aumentati i loro compiti.

Tra le funzioni della nuova unità (che può essere integrata da altre figure professionali), c’è la "presa in carico e follow up dei pazienti domiciliari durante focolai epidemici", da qui il chiaro intento della continuità assistenziale sul fronte covid. Quali ricadute avrà il decreto sulla sanità di casa nostra e quali decisioni prenderanno i medici saranno aspetti che sicuramente emergeranno fin dai primi giorni della prossima settimana. Intanto una riflessione con la dottoressa Anna Maria Celesti, presidente della Società della salute pistoiese: "A fronte dell’aumento dei contagi, anche se in presenza di asintomatici e di forme lievi simil-influenzali, la presenza dell’Usca si è rivelata fondamentale perchè ha evitato la congestione dell’ospedale.

"E’ assai importante, anche nella nuova formulazione, che si prosegua con la continuità assistenziale, anche se i casi sono meno gravi. Adesso la preoccupazione vera è che con il nuovo assetto territoriale e le Uca si riesca ad affrontare l’assistenza domiciliare per i malati covid in modo appropriato così come è stato fatto fino a ora".

E chiudiamo con il bollettino. Anche ieri contagi sopra quota 200: 225. Non abbiamo il dettaglio dei comuni, ma il dato ospedaliero: 26 persone in isolamento e il decesso di un uomo di Pistoia del 1937. I nuovi ingressi dal pronto soccorso sono stati 8 e 5 le dimissioni.

l.a.