A San Salvatore i resti di una donna del 1300

Stasera a Palazzo De’ Rossi si parlerà dei ritrovamenti nella storica chiesa e del progetto di un museo archeologico per il 2022

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Una giovane donna, un bimbo in grembo mai dato alla luce e un anello al dito; attorno al suo corpo senza vita ormai da secoli la storia affascinante di chi è venuto prima di noi, di una città il cui ricordo è sepolto dal tempo che passa, di dissapori tra famiglie e vicende avvolte dal mistero. Si partirà da questo particolarissimo ritrovamento emerso dalle recenti operazioni di scavo stasera (alle 21, Terrazza del Grandonio a Palazzo de’ Rossi) per parlare di un tesoro che finalmente imbocca la strada della rinascita, la chiesa di San Salvatore, vero gioiellino in via Tomba di Catilina ridotto fino a qualche anno fa a magazzino e salvato dal declino dalla Fondazione Caript che nel 2015, d’intesa con il Capitolo della Cattedrale che ne è proprietario, ha avviato l’iter di recupero. Oggi, sei anni dopo, questa "bella addormentata", come la definisce la direttrice della Fondazione Pistoia Musei Monica Preti, si risveglia "e non è prematuro dire che a inizio 2022 qui aprirà una sede museale".

Soddisfazione dunque per questo che si prefigura come primo step di un percorso ricchissimo sotto la nuova direzione di Preti, felice di poter "iniziare a progettare, immaginandoci nel futuro. Pur nell’incertezza del momento, andiamo avanti con progetti che in una forma o nell’altra troveranno compimento perché guardano alla durata nel tempo, perché sono interventi permanenti per le nostre sedi". Il cantiere di casa Pistoia Musei è dunque aperto su più fronti e guarda al prossimo appuntamento espositivo che, se la situazione pandemica non costringerà a nuove giravolte, ha già una sede, una data e un tema: Palazzo dei Vescovi, 26 novembre, Pistoia crocevia di artisti tra Romanico e Gotico.

"Questa mostra – spiega la direttrice – aprirà negli spazi rinnovati e si combinerà con sezioni allestite al museo civico e percorsi in città. Attorno a questo svilupperemo una app e un libro guida. La mostra resterà aperta fino a maggio, ma sarà entro tutto il 2022 che contiamo di riuscire ad aprire la sezione archeologica del palazzo. Il lavoro da fare è importante, ma le idee concrete ci sono, la volontà anche, elementi questi che ci danno motivazione ed entusiasmo utili a chiudere il cerchio. Le ricerche effettuate a corredo degli scavi ci hanno permesso di ipotizzare che i resti della giovane donna rinvenuti nella parte meridionale del sagrato possano essere databili XIV secolo. Adesso iniziamo a parlare di alcune delle scoperte effettuate in seguito al restauro, incrociando le due scienze che qui si incontrano, archeologia e antropologia. I resti della giovane donna non sono che una parte del patrimonio restituitoci dalla chiesa di San Salvatore, la cui particolarità in veste di museo sarà proprio l’essere in stretta relazione con la ricerca: ogni ritrovamento ha dato forma al museo"."Intanto il primo step, quello di San Salvatore, che visto l’avanzamento degli interventi è pronto a regalare un’anteprima ai pistoiesi nell’ambito delle "Notti dell’archeologia".

Assieme alla direttrice stasera ne parleranno Claudio Rosati, responsabile del progetto museografico del Museo di San Salvatore, l’antropologo Alessandro Riga e l’archeologo dello scavo Giovanni Millemaci. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti; in caso di maltempo sala assemblee di Palazzo de’ Rossi.

linda meoni